SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Il passo indietro sull’ISS Guastaferro non sarà uno dei modi della destra per favorire istituti pubblici o privati per prossimità politica?”. A chiederselo sono la portavoce del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Marta Ruggeri, e il coordinatore regionale, on. Giorgio Fede dopo la bocciatura dell’interrogazione di Ruggeri che aveva l’obiettivo di chiedere alla Giunta Regionale di rivedere la propria contrarietà.
“Diverse settimane fa ho lanciato l’allarme, insieme al gruppo territoriale Piceno Costa, sul caso dell’ISS Guastaferro – spiega Fede – e sono grato alla nostra consigliera regionale Ruggeri per aver subito raccolto il nostro appello interessandosi alla vicenda e agendo con atti”.
Con la DGR numero 1 del 5 gennaio 2024 ad oggetto “Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2024/2025 fu approvata approvata la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2024/2025. Nell’allegato alla delibera l’elenco dei nuovi indirizzi istituiti nei vari Istituti scolastici. All’ISS Guasteferro di san Benedetto del Tronto vennero stati approvati due nuovi indirizzi: meccanica meccatronica ed energia e quello di elettronica ed elettrotecnica”.
Il dietrofront
L’Istituto subito si era adoperato per la nuova organizzazione “ma diciassette giorni dopo la Giunta regionale ha avuto un ripensamento, supportato anche da un parere dell’ufficio scolastico regionale Marche. Di fatto cambiava versione, esprimendo un parere negativo che ha portato alla cancellazione dei due indirizzi e motivando la cancellazione con generico “principio di uniformità e coerenza rispetto a quanto deliberato nella passata programmazione dalla Giunta regionale sulle medesime richieste”.
“Nella risposta dell’ufficio scolastico regionale Marche, che ho potuto leggere a seguito di un mio accesso agli atti – sottolinea Ruggeri – si evidenziava, tra le altre cose, la lontananza per gli studenti di San Benedetto dalle scuole ascolane (un’ora abbondante di mezzi pubblici) e il conseguente scarso numero degli stessi. Inoltre l’ufficio scolastico faceva anche presente che la modifica del parere proposto dalla Giunta sull’istituzione dei due nuovi indirizzi, trasformandolo da positivo a negativo in fase di raccolta iscrizioni, avrebbe creato difficoltà amministrative”.
Visto il dietrofront della Giunta Regionale, il dubbio sorge spontaneo: “Non vorremo che questo ripensamento sia solo uno dei modi con cui la destra dimostra di voler favorire istituti privati e pubblici per prossimità politica. La Giunta Regionale ha, per caso, ceduto alle pressioni di qualcuno? Ricordiamo sommessamente che scelte del genere incidono sulla vita dei nostri ragazzi che orientano e programmano il loro futuro, così come gli Istituti scolastici programmano le loro azioni ed investono in personale, infrastrutture e laboratori come il Guastaferro aveva cominciato a fare dopo il parere positivo del 5 gennaio con l’inserimento dei nuovi corsi nel Piano triennale dell’offerta formativa e dando anche avvio all’iscrizione.
Questo improvviso e improvvido cambiamento mortifica la comunità di San Benedetto del Tronto, quella degli istituti formativi, il corpo docente di cui la stessa Confindustria di Ascoli Piceno si è servita per fare diversi corsi di formazione, gli studenti e le imprese del territorio che perdono l’opportunità di trovare dei ragazzi formati ai più livelli di specializzazione. Con l’interrogazione presentata in Consiglio si chiedeva di rivedere la posizione di contrarietà, anche attraverso un lungo e più approfondito confronto con la provincia e con l’ufficio scolastico regionale Marche. Assolutamente insoddisfacente la risposta dell’Assessora Biondi, rimandando ad un tempo indefinito una nuova valutazione”.