Non si è fatta attendere la risposta dell’organo di informazione della Diocesi sambenedettese alle dichiarazioni del sindaco Gaspari sulla possbilità di riconoscere, a livello istituzionale, coppie omosessuali.
In un editoriale del direttore del periodico, Pietro Pompei, vengono infatti commentate in maniera estremamente critica le esternazioni del primo cittadino sambenedettese. Sono diversi i passaggi sui quali il giornale si sofferma. Tra i primi la dichiarazione del sindaco sul fatto che il registro servirebbe ad eliminare ogni discriminazione esistente. “Discriminare – scrive Pompei – significa trattare situazioni identiche in maniera diversa. Il matrimonio e l’unione di fatto non sono situazioni identiche e la discriminazione sta nel non riconoscere la loro diversità”.
Dalle colonne del giornale della Diocesi ci si chiede inoltre cosa avverrebbe di fronte ad un caso di poligamia o poliandria registrato all’estero. Quindi l’articolo fa proprie le parole di uno studente sambenedettese che, in merito alla vicenda, avrebbe posto questa domanda: “Ci hanno consegnato la Costituzione con tanto di pubblica cerimonia e poi sono proprio loro a non tenerne conto”. Quindi una bacchettata alla politica vicina alla realtà cattolica citando la presenza di “partiti fino a ieri insospettabili che si sono lasciati attrarre”.