mercoledì 14 Maggio 2025
Ultimo aggiornamento 00:03
mercoledì 14 Maggio 2025
Ultimo aggiornamento 00:03
Cerca

Contributi agli affitti, il comune scrive alla Regione: “Procedure complicate. Si semplifichi l’iter”

Piunti e Carboni: "Il percorso dovrebbe essere graduale quando si tratta di cittadini e non di imprese"
Pubblicato il 25 Giugno 2020

SAN BENEDEETTO DEL TRONTO – Il sindaco Pasqualino Piunti e l’assessore ai servizi sociali Emanuela Carboni hanno scritto alla Regione per chiedere la semplificazione delle modalità di domanda ai contributo per gli affitti stanziati per l’emergenza Covid. Abbiamo appreso con piacere della notizia che la Regione Marche, attraverso l’operazione “Piattaforma 210”, intende sostenere, tra le altre categorie, anche le famiglie che devono pagare l’affitto e che hanno subito una diminuzione del reddito a causa dell’emergenza epidemiologica – affermano -. In attesa di conoscere requisiti e tempi di presentazione di un sostegno fortemente atteso da tanti marchigiani in difficoltà, sappiamo però che le domande potranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma telematica regionale e che sarà necessario disporre dello SPID. Se l’informatizzazione delle procedure è un passo auspicabile per snellire l’attività della pubblica amministrazione, è evidente che la transizione necessiti di “step” graduali quando l’interlocuzione con gli utenti assume un rilievo essenziale”.

Piunti e Carboni parlano della necessità di un percorso graduale: “Quando l’utente destinatario dell’attività amministrativa non è rappresentato da imprese o professionisti che hanno strumenti e le competenze per accedere ai sistemi informativi, ma da cittadini che, per intuibili motivi, hanno difficoltà ad accedere ad una piattaforma informatica solo per ottenere un aiuto sociale, per di più essendo costretti ad utilizzare come strumento di identificazione lo SPID la gradualità diventa fondamentale. Nonostante i proclami a livello nazionale, sinora sono state erogate poco più di 7milioni e mezzo di identità digitali, numero che di per sé dimostra quanto sia prematuro richiederla come modalità esclusiva di riconoscimento e, di conseguenza, di accesso a benefici pubblici. Tanto più che chiunque abbia fatto l’esperienza di attivarla può testimoniare che per avere lo SPID è necessario seguire una procedura non semplice e soprattutto non gratuita, a meno che non ci si voglia sottoporre a lunghe code agli uffici postali per la fase di riconoscimento. Converrà che, almeno per questa misura di “Piattaforma 210”, si sarebbe potuta fare un’eccezione consentendo la presentazione di domande anche in forma cartacea, magari avvalendosi, come la Regione già fa per tanti altri bandi ad alto impatto sociale, del supporto dei Comuni. Le chiediamo quindi di valutare la possibilità di riconsiderare questa decisione nell’esclusivo interesse dei cittadini che, specialmente in questo periodo, vanno sostenuti anche agevolandoli nella fase di accesso ai sostegni”.