SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Bene il minor consumo di suolo, ma questo non significa che la città deve rimanere ferma”. Lo ha detto il sindaco Piunti nel corso della commissione urbanistica chiamata a discutere della mozione presentata a dicembre da Flavia Mandrelli. Il primo cittadino ha aperto al confronto con i cittadini, ha ribadito la necessità di valutare i progetti di variante giunti in Municipio ma al contempo ha precisato che la priorità verrà data a chi garantirà un beneficio pubblico.
Presenti all’appuntamento i membri del comitato ‘Fermiamo il consumo di suolo, rigeneriamo la città’ e di Legambiente. In tal senso è stato evidenziato che San Benedetto ha il 37,63% di cementificazione a fronte di una media regionale del 7,24% e che le nuove palazzine rispondono solo ad esigenze speculative. “San Benedetto ha la situazione che ha e deve tenerne conto”, ha affermato il portavoce del comitato Amilcare Caselli. “Se vogliamo pensare ai prossimi trent’anni di San Benedetto bisogna analizzare questa mozione. Questa città deve avere il coraggio di cambiare il proprio paradigma, deve pensare a una nuova concezione di sviluppo. Qui si costruiscono cattedrali nel deserto. Non è solo una questione ambientale”. Gli ha fatto eco Sisto Bruni: “Legambiente chiede all’amministrazione di dare un messaggio chiaro, evitando di continuare a costruire e a mettere altro cemento dove attualmente il cemento non c’è”.
Tonino Capriotti di Italia Viva ha criticato gli aumenti volumetrici concessi agli immobili già esistenti e ristrutturati: “L’amministrazione potrebbe intervenire mettendo dei freni, come è stato fatto in comuni a noi vicini”.
Sempre contrario alla mozione Gianni Balloni, che ha confermato la tesi espressa in assise: “E’ un documento ideologico, non tecnico. Esprime una visione, merita rispetto, ma è una impostazione che non condivido. Non credo che se togliamo dei passaggi diventa votabile”. Il delegato all’urbanistica ha pertanto spiegato che presto verrà effettuata una ecografia di San Benedetto”, ovvero una fotografia generica che sarà eseguita da un tecnico esterno in collaborazione col settore. “La situazione è complessa e meriterà un approfondimento del consiglio comunale”, ha concluso Balloni.