spadu top
martedì 10 Dicembre 2024
Ultimo aggiornamento 15:08
martedì 10 Dicembre 2024
Ultimo aggiornamento 15:08
Cerca

Consumo di suolo, il comitato: “A San Benedetto dati allarmanti. Chiediamo all’amministrazione un serio impegno”

Guido Benigni: “La gran parte delle residenze di nuova realizzazione è destinata ad un mercato edilizio con dei costi al metro quadro ingiustificati e tutt’altro che accessibili"
Pubblicato il 29 Luglio 2022

Per la terza volta consecutiva San Benedetto è il primo Comune della Regione Marche per quantità di suolo consumato. Un risultato che allarma il coordinamento Fermiamo il Consumo di Suolo, che sottolinea come nel 2021 il suolo ‘occupato’ si attesti al 37,6%.

“Ciò vuol dire che se la crescita continuasse con questa velocità – di circa lo 0.3% annuo- in 35 anni potremmo arrivare alla metà del territorio comunale completamente impermeabilizzato”, denuncia l’architetto Guido Benigni. “I dati allarmanti ci evidenziano come questo fenomeno abbia avuto un’ulteriore accelerazione dopo la crisi economica del 2008, vuoi per una ripartenza del mondo dell’edilizia, vuoi per un’emorragia incontenibile di popolazione proveniente dall’entroterra dopo gli eventi sismici”.

Osserva Benigni: “La gran parte delle residenze di nuova realizzazione è destinata ad un mercato edilizio con dei costi al metro quadro ingiustificati e tutt’altro che accessibili. Le isole di calore, i sottoservizi in difficoltà, la scomparsa di suolo vergine e il diradamento dello spazio pubblico sono solo alcune della miriade di conseguenze che San Benedetto sta mal sopportando da decenni e che rischia di far diventare l’area urbana sempre più invivibile. La classe dirigente del nostro Comune, però, ha da tempo scelto di non decidere lasciando la città in un “pantano urbanistico” in balia di interventi spot e frammentati e di uno sviluppo urbanistico disordinato senza alcun disegno strategico”.

Arriva quindi l’appello all’amministrazione Spazzafumo: “Chiediamo di prendere un serio impegno affinché il nostro Comune possa dotarsi nel breve tempo di uno strumento pianificatore che sia in sinergia con i Comuni limitrofi; sia innovativo, sperimentale e con l’obiettivo di un consumo di suolo zero; consideri le reti ecologiche, ed il verde urbano matrici compositive del rinnovato disegno delle componenti urbane; sia dotato di un Piano di mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici”.

garofano
jako
coal
new edil
fiora
marina 250

TI CONSIGLIAMO NOI…