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Consiglio sullo stadio, affondi e accuse: dalla “vetrina elettorale” alle “sceneggiate napoletane”

Gabrielli avvisa: "Indirò una conferenza stampa e mi prenderò le mie responsabilità"
di Massimo Falcioni
6 Agosto 2021 | 0:44

Prima la pausa di mezz’ora, poi una lunga sequenza di interventi. Fino ad arrivare alla discussione della relazione prodotta dalla commissione d’indagine sui lavori effettuati allo stadio, svolta a porte chiuse.
In consiglio comunale, maggioranza e opposizione non hanno rinunciato allo scontro prima che le porte della sala del Municipio si chiudessero e lasciassero fuori pubblico, giornalisti e telecamere.

“La secretazione a mio avviso doveva essere accompagnata dall’elenco dei punti che potevano essere rischiosi o male interpretati”, ha osservato Flavia Mandrelli. “Siamo stati attenti ad evitare che ci fossero punti che potessero ledere le persone. Abbiamo impiegato ore ad analizzare tutto. Noi rappresentiamo i cittadini e loro si aspettano la massima trasparenza. Stiamo vivendo un momento difficile per la nostra città e questo aspetto deve essere preso in considerazione”.

Dura la presa di posizione di Marco Curzi che ha voluto esprimere solidarietà al segretario generale facente funzione Antonio Rosati, preso di mira da Giorgio De Vecchis: “Durante la riunione dei capigruppo è stato attaccato in maniera spregevole e ingiusta. La Lega le chiede scusa e le esprime solidarietà. Capisco che siamo in campagna elettorale, qualcuno vede i sondaggi, sta un po’ sotto e continua a fare le sceneggiate napoletane. Noi non le accettiamo”.

L’ex assessore ha quindi riletto le motivazioni che spinsero il presidente della commissione Bruno Gabrielli a secretare le sedute: “Se c’era necessità di riservatezza allora, non capisco perché non debba esserci adesso”.

Gabrielli, chiamato in causa, ha immediatamente replicato: “Quella di Curzi è una osservazione giusta. Ma in commissione dovevamo consentire alle persone di sentirsi libere di chiarire determinate circostanze. Abbiamo ascoltato pure enti esterni all’amministrazione. In quell’occasione avremmo rischiato se non ci fossimo comportati in quel modo. Qui, al contrario, siamo di fronte ad un atto conclusivo che è rappresentato da una relazione. Ognuno di noi sa, come consigliere comunale, quali sono i rischi nei quali incorre. In ogni caso, indirò una conferenza stampa e mi prenderò le mie responsabilità. Parlerò in maniera netta e pulita, facendo capire le cose alla cittadinanza, penso ne abbia diritto”.

Da segnalare, durante l’assise, il duro scontro tra De Vecchis e Rosaria Falco – fino ad un anno fa ‘alleati’ nel comitato Salviamo il Madonna del Soccorso – e l’affondo di Andrea Sanguigni sempre nei confronti dell’esponente leghista, che ha sposato la linea della seduta a porte chiuse: “Rosaria, fino a tre mesi fa non la pensavi così…”.

Coda al veleno, infine, a causa di una battuta del presidente Chiarini pronunciata in seguito all’ennesimo intervento dei membri di minoranza: “Ormai questa è una vetrina elettorale”. Parole immediatamente contestate dall’opposizione: “Non si può permettere di parlare così”.

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