SAN BENEDETTO DEL TRONTO. In consiglio comunale passa senza affanni il rendiconto di bilancio, con la maggioranza che vota compatta il documento finanziario.
Nella relazione dell’assessore alle finanze Domenico Pellei si è ricordato come il conto economico dell’ente si sia chiuso con un utile di esercizio di euro 3,1 milioni di euro. Lo stato patrimoniale, che rappresenta i risultati della gestione patrimoniale e la consistenza del patrimonio, ammonta pertanto ad un netto di 137.425.374 euro. Il risultato di amministrazione ammonta invece a oltre 45 milioni che, depurati della parte accantonata e di quella vincolata, porta ad una disponibilità di 6.017.814 euro.
Poco prima della discussione, Paolo Canducci si era visto bocciare la richiesta di rinvio del punto. “Le fatture di Picenambiente relative a prestazioni rese nei mesi di novembre e dicembre, che non hanno trovato copertura nel 2023, sono state pagate a competenza 2024 e ammontano a oltre 970 mila euro”, aveva osservato il capogruppo dei Verdi. “Il collegio dei revisori non ha provveduto ad asseverare la verifica dei debiti e crediti reciproci tra il Comune e i propri enti strumentali e le società partecipate e controllate, come imposto dalla legge. Si è in presenza di una evidente irregolarità contabile sulla quale l’organo di revisione si deve pronunciare, dal momento che se la registrazione dell’impegno fosse stata correttamente imputata nel 2023, l’avanzo libero sarebbe stato inferiore rispetto a quanto riportato in delibera. Il rendiconto è inficiato nei risultati da queste irregolarità e non esprime una rappresentazione veritiera e corretta della situazione finanziaria, economico e patrimoniale del Comune”.
Lo scontro
Da parte di Canducci non sono comunque mancate frecciate all’amministrazione: “Non avete una visione, la città vi ha cancellato. Vi vantate del progetto di piazza San Pio X, che è figlio della giunta Gaspari; voi state solo attuando cose di altri. Avete maturato un avanzo di bilancio gigantesco, ora non spendetelo tutto in calendari e sagre”. Stoccata che ha scatenato la reazione indispettita di Umberto Pasquali, pronto a ribadire la gratuità per l’ente di quell’iniziativa: “A gennaio gli operatori turistici hanno parlato di un aumento di richieste di informazioni per l’estate. Forse è pure merito di quel calendario e del risalto che ha avuto”.
A regalare il fuori programma di giornata è stata indubbiamente Luciana Barlocci, che si è lanciata in una rivelazione che ha stupito tutti: “Questa amministrazione ha acquistato uno slip personalizzato da 540 euro. Quando ho letto questa voce, riferita al settore cultura, non ci volevo credere. Cari colleghi di maggioranza, dovete smetterla di tacere dinanzi a tutto ciò”. Un affondo a cui né sindaco, né assessori hanno ribattuto, lasciando di fatto aperta la questione.