sabato 10 Giugno 2023
Ultimo aggiornamento 13:12
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Consiglio, passa il bilancio “copia e incolla”

SAN BENEDETTO – Bilancio sanato, o almeno sembra. Nonostante l’assenza di gran parte dell’opposizione ieri sera è tornato in consiglio l’assestato e il riequilibrio di bilancio votati a novembre e annullati dalla sentenza del Tar. Questa mattina il sindaco Gaspari ha provveduto a comunicare l’approvazione alla Prefettura come richiesto dalla nota della scorsa settimana.

Non sono mancate polemiche, critiche e perplessità. Alle quali il sindaco ha replicato con un lapidario: “La vera sentenza la avremo il prossimo 25 maggio”. Le urne come unico e grande tribunale di una questione amministrativa che ha assunto tutte le tinte della politica.

A dare voce all’opposizione il consigliere Loredana Emili: “Non c’è parere che possa modificare una sentenza del Tar. Non c’è nota che possa sanare. Il tempo è galantuomo. Solo Tar e Consiglio di Stato potranno dire l’ultima parola. Il ricorso del Comune può far sperare in una sospensiva, speriamo bene per i posteri. Va ricordato come il nostro Comune sia uno dei quattro della Provincia che ha rimesso Imu sulla prima casa, senza che il Pd facesse una riflessione. Ci hanno tacciato di essere una strana coppia con il Pdl. Anche se Renzi fa accordi con Berlusconi. Anse se Calvaresi ha salvato questa amministrazione, dovete riflettere prima di parlare. Occorre guardarsi dentro. Per votare questo atto occorre fede nel capo, quindi noi usciremo al momento del voto”

E di Consiglio paradossale ha parlato il capogruppo del Pd Benigni, definendo le minacce dell’opposizione parole vuote da campagna elettorale: “La Prefettura si è pronunciata – ha detto Benigni – abbiamo fatto bene a non votare la pregiudiziale. Torniamo in consiglio perché ce lo ha chiesto il ministero, mentre il pdl decide di non presenziare. Opposizione fumosa e pretestuosa”.
Tutto il Pdl assente tranne il consigliere Vignoli che ormai sembra il quattordicesimo uomo della maggioranza, tanto che si è definito “Diversamente oppositore”.

A questo punto dell’assise è arrivata l’arringa del sindaco Gaspari: “Se fossimo in una condizione normale avremmo potuto riportare il punto e votare. Dal 3 aprile ad oggi c’è stato il silenzio dell’amministrazione, mai nessuno ha parlato di sentenza politica. Non si può continuare a subire senza dare chiarezza. Il 25 maggio avremo la vera sentenza. Il 3 aprile ho chiesto al prefetto quello che dovevamo fare e ci ha detto di tornare in Consiglio non come diffida, ma come se fossimo prima del 30 novembre.

Se avessero avuto a cuore del bene della città, i consiglieri del Pdl, sarebbero stati qui. Hanno portato il dissesto in Provincia. Ci criticassero sulle cose serie, nel merito, quando una minoranza sceglie l’arma del fioretto giuridico significa che non ha argomentazioni o è ostaggio di altri. Il bilancio di previsione lo porteremo entro il 10 giorni maggio”.

Il bilancio copia e incolla è passato con 13 voti a favore, un astenuto e l’uscita dall’emiciclo del Gruppo misto. Approvato anche il chiosco presso il centro ricreativo all’Agraria, votato anche da Emili e Pezzuoli che hanno chiesto l’impegno del Comune affinché si realizzi un centro di ristoro anche all’ospedale.

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