Un ritorno in consiglio “prudenziale”. L’assise riapprova le variazioni e i conseguenti riequilibri di bilancio (16 favorevoli, 9 contrari) con l’assessore alle finanze Domenico Pellei che parla apertamente di “atto cautelativo”.
Un atteggiamento che fa infuriare i Verdi, che si aspettavano tutt’altro atteggiamento: “Pensavo di chiedere a Pellei le scuse alla cittadinanza”, dichiara Annalisa Marchegiani. “Siamo qui per serietà per la seconda volta e per quanto avvenuto il 18 luglio dove c’è stato un chiaro errore politico”. Tesi condivisa da Paolo Canducci, dalla cui segnalazione è partito l’iter per una ripetizione dell’assise: “L’assessore Pellei parla di delibera valida, ma valida di cosa? Io ho segnalato una cosa ovvia. C’erano variazioni di bilancio non ratificate”.
La questione, oltre che tecnica, diventa prettamente politica. “Questa maggioranza ha dimostrato di essere spaccata a metà”, osserva Andrea Traini. “Oggi il consiglio la terrà in vita e proseguirà un politico accanimento terapeutico. Qualcuno andrà a dire in giro che è depotenziato, penserà di tenerla in pugno. E’ penoso dover assistere a questo teatrino dannoso per la città. Quali opere può realizzare una maggioranza così spaccata?”. Poi arriva la stoccata allo stesso Canducci: “La richiesta di riconvocazione urgente del consiglio è sembrato un penultimatum, un salvagente per la sua amministrazione”.
Canducci, tuttavia, scatta una fotografia al contrario: “E’ evidente la direzione che stanno prendendo Muzi, Traini e Bagalini. Si fanno attacchi alla maggioranza e si danno suggerimenti e consigli al sindaco”.