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Concessioni balneari, proroga bocciata in Liguria. Pulcini: «La destra ha gettato nell’incertezza migliaia di imprese e amministrazioni»

Il Partito Democratico attacca il Governo Meloni: «Un dilettantismo che getta il settore nell'incertezza»
Pubblicato il 25 Febbraio 2025

ASCOLI PICENO. «Il caos sulle concessioni balneari conferma ancora una volta l’incompetenza del Governo Meloni e della sua maggioranza. La recente sentenza del Tar Liguria, che ha dichiarato illegittima la proroga al 30 settembre 2027, dimostra come la destra abbia agito in modo dilettantesco e senza alcun fondamento giuridico, trascinando il settore in un pericoloso limbo normativo. Il Partito Democratico lo aveva denunciato da tempo: il decreto voluto dalla maggioranza di governo non solo viola il diritto comunitario, ma getta nell’incertezza migliaia di imprese e amministrazioni locali», dichiara Umberto Pulcini, presidente dell’Assemblea provinciale del PD Piceno.



«Mentre la destra ha preferito per anni alimentare false promesse e propaganda, oggi il settore turistico-balneare si ritrova senza una strategia chiara, con imprenditori e Comuni lasciati soli ad affrontare le conseguenze di un governo incapace di offrire soluzioni concrete. L’assenza di un accordo scritto tra lo Stato italiano e la Commissione europea, così come certificato dal Tar, è la dimostrazione palese dell’improvvisazione con cui l’esecutivo ha gestito la questione. Invece di garantire regole certe, eque e sostenibili, il Governo ha preferito rimandare il problema, alimentando l’incertezza e rischiando di danneggiare irrimediabilmente un comparto strategico per l’economia del nostro Paese», prosegue Pulcini.

«Anche le associazioni di categoria chiedono risposte immediate. La sentenza del Tar Liguria ha messo in evidenza l’incoerenza normativa che sta travolgendo il settore. Gli operatori del settore denunciano il rischio di una situazione ingestibile per gli enti locali, i quali dovrebbero avviare le gare pubbliche senza linee guida chiare. Questo conferma la necessità di una riforma ben strutturata, che il Governo ha colpevolmente evitato di affrontare», sottolinea Pulcini.

«Il Partito Democratico ha sempre sostenuto che fosse necessario un approccio serio e responsabile, con una transizione regolata e trasparente, capace di garantire il rispetto delle norme europee, la tutela degli investimenti e la valorizzazione delle imprese che operano nel settore. Oggi, grazie all’irresponsabilità della destra, ci troviamo invece davanti a un cortocircuito normativo che rischia di compromettere la stabilità economica di migliaia di famiglie e lavoratori».*

«Chiediamo quindi che il Governo esca finalmente dall’inerzia e agisca con responsabilità: servono certezze, servono regole chiare e servono subito. Il tempo della propaganda è finito, ed è ora che la destra si assuma le sue responsabilità», conclude Pulcini.