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Comunali, Italia Viva avvisa gli alleati: “No alle armate Brancaleone per battere Piunti. Così perderemo”

"O la politica trova il coraggio di parlare alla San Benedetto del futuro o si troverà ingabbiata per altri cinque anni nella morsa dell'eterno passato"
Pubblicato il 23 Novembre 2020

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Costruire un’armata Brancaleone per battere Piunti mi pare una strategia perdente che invece di impensierirlo rischia di rafforzarlo”. Il segretario provinciale di Italia Viva Gianluca Pompei avverte gli alleati in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno allontanando l’ipotesi di coalizione simile a quella che sostenne il governo Prodi nel 2006. Un’avventura quella che durò appena un biennio, prima dell’inevitabile caduta sotto i colpi delle fratture intestine. “Dopo quattro anni di amministrazione Piunti si ha la netta sensazione che l’opinione diffusa tra i cittadini più che critica sia una sorta di rassegnata indifferenza”, osserva Pompei. “Quasi che facciano difficoltà a separare le delusioni accumulate in dieci anni di centrosinistra da quelle messe insieme nell’ultimo quadriennio”.

Per l’ex dem occorre rimettere in moto un altro blocco sociale: “Quello con più energie e competenze, che negli ultimi quindici anni è sistematicamente stato espulso dal dibattito pubblico. O la politica trova il coraggio di parlare alla San Benedetto del futuro o si troverà ingabbiata per altri cinque anni nella morsa dell’eterno passato che non vuole passare. Ed i sambenedettesi meritano di più, molto di più, di un derby tra pezzi di ceto politico diviso tra quelli che sognano la rivincita e quelli che conquistata la sedia non la vogliono mollare”.

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