Presidenti della maggioranza eletti con i voti della minoranza, e viceversa. Le nomine per la guida delle commissioni hanno scatenato la furia del centrodestra che è tornato nuovamente ad alzare la voce.
“Anche un bambino comprenderebbe che il presidente di una commissione di minoranza eletto con il voto determinante della maggioranza non può essere riconosciuto come garante dell’opposizione bensì come figura gradita a chi amministra”, tuonano Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. “Quando una maggioranza si fa forte della propria forza numerica per travolgere tutto e tutti dovrebbero essere sia gli organi preposti, in questo caso il presidente del consiglio, sia la minoranza stessa ad opporsi ed invece in questo caso, quella che minoranza evidentemente non è, addirittura ne beneficia”.
I presidenti delle prime quattro commissioni sono stati eletti stamattina, mentre per gli altri quattro si procederà tra ventiquattr’ore. Il centrodestra, tuttavia, non crede che la procedura muterà. “Non abbiamo alcun privilegio da chiedere all’attuale vuota maggioranza poiché questa non ha nulla dare, si tratta solo di vedersi riconosciuto ciò che spetta all’opposizione secondo buone prassi che noi abbiamo rispettato a parti invertite. Mai abbiamo interferito nelle scelte della passata minoranza, cosa che invece la sinistra è abituata a fare come anche fu nel Gaspari bis. Abbiamo legittimamente rivendicato la presidenza di commissioni di garanzia spettante al gruppo minoritario a tutela della trasparenza e a garanzia del principio democratico, che evidentemente sfugge alla Bottiglieri. Il maremoto di reazioni da parte di Nos, Pd e Articolo Uno dimostra che loro hanno posizioni ambigue sui ruoli. Alla Bottiglieri qualcuno dovrebbe rammentare che la democrazia elegge in base ai numeri e lei è arrivata terza ed esprime un solo seggio, con accanto nessun compagno di banco. Semmai questo loro atto di arroganza va ascritto come uno schiaffo alla volontà popolare grazie alla complicità di una maggioranza che ha tutto l’interesse a sostenere chi fa comodo a loro, non fosse altro per spirito di riconoscenza. Del resto la Bottiglieri, che si sta distinguendo come cannibale di poltrone, è già organicamente alleata con l’attuale amministrazione in Provincia. Questa brutta storia ha però anche risvolti positivi come quello di certificare che l’unica opposizione in consiglio è quella del centrodestra e che non abbiamo bisogno di chi tresca per la miseria di qualche poltrona”.