di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Paolo Canducci ed Aurora Bottiglieri chiedono “l’immediata revoca della delibera con cui la Ciip ha acquistato la Sato, oltre all’azzeramento del consiglio di amministrazione”.
Una mozione in tal senso verrà discussa venerdì pomeriggio in assise. La vicenda risale alle settimane scorse, con il progetto di rinforzamento industriale di Ciip Spa mediante l’acquisizione societaria di Sato srl (azienda responsabile del servizio idrico nel Piceno e in parte del territorio fermano) che ha avuto parere negativo non vincolante da parte della Corte dei Conti. L’acquisizione, tuttavia, è considerata fondamentale dai promotori, in quanto “finalizzata alla gestione più efficace e tempestiva di un’attività fondamentale per la Ciip Spa come quella della manutenzione della rete acquedottistica che risulta determinante nella lotta alle perdite idriche, da tante parti sollecitata, nonché alla ricerca di risorse finanziarie che possano contenere l’aspetto tariffario nell’interesse degli utenti, cittadini dei comuni soci di Ciip Spa”.
Il capogruppo dei Verdi, però, non sente ragioni e punta il dito contro la maggioranza: “In seguito al pronunciamento della Corte dei Conti, chiediamo al consiglio di impegnare il sindaco nella prossima assemblea del 12 luglio, dove approderà il rendiconto, a chiedere la revoca della delibera. Spazzafumo è andato all’assemblea e ha autorizzato questa operazione. La Corte dei Conti l’ha bocciata a 360 gradi definendola contraria alle norme sul testo unico delle società partecipate e poco trasparente. Presentiamo questa mozione perché vogliamo che il primo cittadino annulli tutto. La delibera è dannosa. Inoltre chiediamo che vengano revocati gli amministratori. Questa mossa è stata voluta dal Cda senza una autorizzazione preventiva da parte dei soci sulla necessità di un rafforzamento industriale. Le conseguenze negative ricadranno sugli enti locali, quindi è interesse del comune revocare la delibera”.
Dello stesso avviso è l’esponente di Pd, Articolo Uno e Nos, che auspica un voto favorevole alla mozione: “Se non passerà, si renderanno responsabili di un’azione sbagliata sia per noi che per la Corte dei Conti. L’acquisto di una società non dovrebbe essere fatto, dato che le finalità della Ciip dovrebbero essere altre. Non è una multiservizi. La Corte dei Conti ha rilevato quello che noi avevamo già sostenuto, mentre la maggioranza pensava che tutto fosse trasparente. Chiediamo la revoca della delibera per non inoltrarci in ulteriori difficoltà. Appare evidente la gravità e l’inopportunità delle scelte promosse dall’attuale cda che, secondo logica, dovrebbe prendere atto del giudizio fortemente negativo espresso dalla magistratura contabile”.