Dal 1° novembre la Medicina d’Urgenza del Madonna del Soccorso verrà sospesa nei turni di notte, in attesa dell’arrivo di nuovi medici convenzionati. Una notizia che scatena reazioni anche nei Cinque Stelle con il duro commento del senatore Giorgio Fede. “E’ abbastanza incredibile che da anni si continui a parlare di strutture, di nuovi ospedali, di riorganizzazione della sanità dell’Area Vasta e lo si faccia, come diciamo da sempre, senza neanche avere dei dati completi e attendibili sulla situazione che viviamo, e quindi senza tener presente il fattore umano, le necessità di personale specializzato”.
Prosegue il parlamentare sambenedettese: “Il clima generale è desolante, la programmazione è carente a tutti i livelli, e la notizia dell’ennesima perdita di servizi nella Medicina d’Urgenza del Madonna del Soccorso conferma questa pessima tendenza, perché è difficile da accettare che all’improvviso ci si trovi scoperti di personale medico e si debbano chiudere servizi essenziali, in special modo nei tempi di emergenza pandemica che stiamo vivendo. E la situazione attuale prevede che l’adeguamento degli organici con specialisti in medicina d’urgenza potrà avvenire non prima del 2028. È davvero arrivato il momento per un ripensamento generale del settore”.
Fede comunica di aver posto la questione all’attenzione del sottosegretario al Ministero della Salute, Pierpaolo Sileri: “Gli ho segnalato un documento dei responsabili marchigiani della Società Italiana Medicina d’Urgenza, in cui c’è un’analisi della situazione e una soluzione, in modo da evitare il collasso del sistema, considerando anche la fondamentale funzione di “protezione” per tutti i reparti ospedalieri svolta dal pronto soccorso e dalla medicina d’urgenza anche in relazione alla prevenzione dal Covid. Le soluzioni ci sono e sono state adottate anche in altre regioni, basta avere il coraggio e la capacità di percorrerle, uscendo fuori dalle politiche delle facili critiche. Alla segnalazione delle carenze e difficoltà delle nostre strutture sanitarie farà seguito un confronto diretto del sottosegretario con i vertici regionali per sollecitare la risoluzione dei problemi della sanità marchigiana e sambenedettese e mi auguro che il governo regionale, che gestisce la sanità regionale, riesca a fare meglio di quanto visto in passato”.