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Chirurgia, il primario di Ascoli verrà ad operare anche a San Benedetto. L’allarme del comitato: “Questo fino alle elezioni. E dopo?”

Duri Falco e Baiocchi: "Una manovra per farci fessi"
Pubblicato il 21 Febbraio 2020

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Parlano di “scelta esclusivamente politica” il presidente del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” Nicola Baiocchi e la consigliera comunale Rosaria Falco riferendosi a quella che sembra essere l’imminente ufficializzazione della nomina del dottor Catarci, già primario di Chirurgia al Mazzoni di Ascoli, a dirigente anche del reparto dell’ospedale sambenedettese. “In tale veste – spiegano Baiocchi e Falco – verrebbe a operare tre volte la settimana nella nostra città e due volte ad Ascoli. Ma questo, temiamo, solo per i primi tempi, probabilmente fino alle elezioni regionali, per tenerci buoni e farci fessi (come avviene da almeno quindici anni). Poi?”.

In pratica, secondo il presidente del comitato e la consigliera comunale, a San Benedetto “non avremmo mai più un nostro primario di Chirurgia al servizio del bacino del Madonna del Soccorso, con successiva inevitabile decadenza del reparto e possibile suo smantellamento. Tutto questo naturalmente finalizzato a preparare la strada all’ospedale unico, o comunque di primo livello (ma anche qualcosa in più), ad Ascoli. Deliri complottistici del Comitato? Fantasie da disturbati mentali? Procurato allarme? Ricordiamo sempre ciò che accadde nel 2012, con l’avallo totale dei politici locali: tolsero prima la cardiologia e ogni possibile forma di emodinamica per portarla ad Ascoli. Ma allo stesso tempo dissero che in seguito all’ospedale di San Benedetto sarebbe stata data la Neurochirurgia Lo scrissero anche nel piano sanitario, per farci fessi due volte!! L’emodinamica non l’abbiamo più, varie volte hanno tentato di chiudere l’UTIC, e la Neurochirurgia non ci è mai stata data né mai ce la daranno”.

“Dunque – continuano – prima di poter accettare una simile decisione, esigiamo precisi impegni scritti da parte della Direzione di AV5, comunicati e validati dalla Direzione Generale dell’Asur.
In caso contrario reclamiamo un nostro primario, quantomeno all’altezza di quello che abbiamo mandato via quasi a forza, perché quasi tutte le sue richieste sembra siano state disattese dalla nostra direzione, ma subito accettate a Macerata, e useremo ogni strada, compresa quella giudiziaria, se tenteranno nuovamente di sottrarci un servizio che ci spetta. Senza che ci si possa appellare al risparmio presunto e presumibile, sempre e solo a nostro danno, perché in tal caso ogni singolo appalto esterno di servizi verrà minuziosamente messo al setaccio per trovare i veri sprechi, i politici sono avvertiti. Forse siamo visionari folli, ma siamo ormai preparati ai tradimenti e alle razzie a danno del nostro territorio, che ci hanno insegnato che al peggio dei politici dell’ascolano non c’è mai limite”.

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