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Cgil, Sunia e Pensionati sul bando per le case popolari: “Centinaia di cittadini resteranno fuori dai giochi”

L'allarme dei sindacati
Pubblicato il 21 Agosto 2024

SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Come è noto, al Comune di San Benedetto del Tronto arrivano innumerevoli richieste di sambenedettesi bisognosi di un alloggio popolare di Edilizia Residenziale Pubblica.




“Ad oggi – affermano Angelo Lancianese della Sunia Cgil e Paolo Filiaci della Lega Spi Cgil di San Benedetto – sono già oltre cinquecento le domande e la scadenza è stabilita al prossimo 11 Settembre (mentre per gli iscritti all’AIRE al prossimo 26 settembre). Da nostre informazioni, attualmente, ci sono poco più di dieci alloggi assegnabili. La graduatoria rimarrà in vigore per due anni dalla data della sua pubblicazione e si può sperare al massimo nel completamento dei lavori all’ex Mattatoio comunale e presso Zona SS.Annunziata, mentre sembra più complicato rendere disponibili nel breve periodo gli alloggi nella palazzina comunale denominata “Casa parcheggio”.

Per i due “appare evidente che diverse centinaia di cittadini bisognosi, non avranno con questo bando la possibilità di accedere ad un alloggio popolare con affitto calmierato in proporzione al reddito familiare, a fronte di poche decine di fortunati che invece avranno questa possibilità nei prossimi due anni. Questo notevole fabbisogno di case popolari mette in evidenza che le amministrazioni competenti (Comune, ERAP e Regione Marche) negli ultimi anni hanno sottovalutato questa emergenza abitativa, e che a San Benedetto del Tronto sarebbe stato necessario rendere assegnabili un numero di alloggi ben maggiore, visto che già da tempo i dati ISTAT, Agenzia delle Entrate e Caritas convergono nel segnalare un aumento considerevole delle famiglie in povertà o in gravi difficoltà economiche, che non possono permettersi né di contrarre un mutuo casa, né di ottenere abitazioni in affitto”.

Paolo Filiaci Segretario dello Spi Cgil di San Benedetto del Tronto mette in evidenza come i criteri per essere inseriti in una delle quattro graduatorie e il numero insufficiente di alloggi rispetto al fabbisogno, non soddisfano adeguatamente i tanti pensionati con pensioni minime e considerato che nel Sud delle Marche le pensioni sono mediamente tra le più basse d’Italia se gli anziani non potranno accedere agli affitti contenuti dell’edilizia popolare, dovranno rinunciare alle cure sanitarie che nella nostra regione sono sempre più a pagamento, saranno costretti a vivere in povertà energetica al caldo asfissiante d’estate e al freddo in Inverno, e dovranno fare economia sulla spesa alimentare, che è importante per vivere in salute”.

Infine, per tutti occorre avere un valore ISEE non superiore a € 13.699,00. Limite aumentato a € 16.438,80 per le famiglie mono personali”.

“Le difficoltà a compilare le domande con lo SPID, carte abilitate CIE, CNS, da parte di coloro che non usano abitualmente tecnologie digitali – secondo Angelo Lancianese, Segretario prov.le del Sindacato Inquilini Sunia Cgil – è fra le maggiori criticità del bando, visto che questo è il sistema esclusivo e obbligatorio introdotto per la prima volta. Inoltre – prosegue Angelo Lancianese – In questo periodo feriale, gli interessati a fare domanda hanno avuto maggiori difficoltà nel rivolgersi a soggetti o associazioni competenti per ottenere consigli ed ausili utili per inoltrare l’istanza al Comune al fine di ottenere gli alloggi popolari e per avere le abilitazioni dello SPID o delle carte CIE e CNS”