SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Le parole del sindaco Spazzafumo in merito al numero dei dipendenti impegnati in Comune scatenano la reazione di Cgil e Cisl che definiscono “sconcertanti” le sue dichiarazioni.
“Sono parole che riteniamo per un Amministratore Pubblico davvero gravi”, afferma la segretaria generale della Cgil provinciale Barbara Nicolai: “Forse il sindaco ignora che il PNRR ed il Next Generation EU hanno stanziato ingenti risorse per la realizzazione di un processo così importante e complesso come quello della digitalizzazione della pubblica amministrazione, ma delle varie azioni che il piano prevede, 7 per la precisione, nessuna passa attraverso il taglio del personale: investimenti nelle infrastrutture digitali, nella formazione, nella comunicazione tra Amministrazioni diverse, nella cybersicurity e nell’inclusività dei servizi. I servizi pubblici e la loro qualità vanno garantiti e le risorse del bilancio comunale hanno la finalità di essere impiegate per il bene della comunità in termini non di costi ma di benefici, per qualificare l’azione amministrativa e affrontare la condizione sociale delle persone e cittadini. La legge di bilancio ha tagliato le risorse per gli Enti Locali che significa meno servizi pubblici e più costi privati e il sindaco, invece di prodigarsi in dichiarazioni assurde come queste, avrebbe fatto meglio a sostenere le motivazione dello sciopero del 17 novembre”.
Le fa eco Viola Rossi, segretaria generale della Fp Cgil Provinciale: “Per portare avanti l’ambizioso obiettivo della digitalizzazione la Fp Cgil da tempo chiede un piano straordinario di assunzioni nel Pubblico perché il rafforzamento della pubblica amministrazione passa attraverso il potenziamento dell’occupazione nei servizi pubblici, la formazione e l’arricchimento delle competenze digitali dei lavoratori e non per mezzo di esternalizzazioni e privatizzazioni di servizi come invece questa Amministrazione Comunale intende fare, come ci ha già dimostrato con l’esternalizzazione delle mense. Leggere le dichiarazioni del sindaco sul fatto che ‘quando una persona va in pensione non la sostituisci perché hai un processo di digitalizzazione’ non solo è un’affermazione priva di qualsiasi contenuto programmatico, ma sembra voler sottendere che i dipendenti comunali possano essere da ostacolo all’efficienza dell’Amministrazione e che anzi siano un problema da risolvere anziché professionisti che ogni giorno, con competenza, offrono i servizi alla cittadinanza e che questa Amministrazione dovrebbe costantemente ringraziare. Il progetto del Sindaco, per chiarezza, significherebbe soltanto riduzione dei servizi e una peggiore qualità dell’offerta per cittadine e cittadini”.