di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “L’alternativa c’è e siamo noi”. Il centrosinistra torna ad attaccare Spazzafumo e guarda alle elezioni comunali, ritenute più vicine di quanto si possa immaginare. “Il sindaco comunichi se ha i numeri per andare avanti – afferma Paolo Canducci – se non ha la forza, per il bene della città si faccia da parte e ci permetta di andare a votare prima dell’estate 2025, in concomitanza con le Regionali”.
Il campo che viene mostrato in conferenza stampa è “largo”, anzi “larghissimo”, visto che in teoria include pure Azione (dirigenti assente per impegni lavorativi). Oltre ai Verdi e alle liste che supportarono Canducci nel 2021, ci sono Pd, Nos, Socialisti e Sinistra Italiana
“Abbiamo aspettato quasi una settimana per capire se la maggioranza avesse intenzione di chiarire la sua posizione e spiegare come intende andare avanti, ma purtroppo non è accaduto”, prosegue l’esponente ambientalista. “Questa situazione è un male per la città, non merita di rimanere ostaggio di una coalizione divisa. Noi abbiamo l’ambizione di governare, non solo di vincere. C’è bisogno della classe dirigente del centrosinistra che negli ultimi trent’anni è stata l’unica che ha dato la prova di saper amministrare. Per quel che ci riguarda, ci stiamo confrontando. Non è semplice, siamo tanti, però c’è la volontà da parte di tutti di arrivare al traguardo”.
La segretaria del Pd Diana Palestini parla di “un minimo comun denominatore” che abbraccia il centrosinistra, condizione necessaria per proporre un’alternativa credibile in caso di caduta dell’amministrazione e ritorno rapido al voto. “San Benedetto ha bisogno di tornare ad essere governata. Ci auguriamo che Spazzafumo torni a fare l’imprenditore, si convinca che il suo percorso è terminato”. La segue a ruota Aurora Bottiglieri: “Ciò che è successo in assise una settimana fa è molto grave. Pasquali e De Renzis dicano chiaramente che intenzioni hanno”.
Chiara la posizione di Giorgio Fede: “Spesso si creano coalizioni che partono da una sommatoria numerica, ma che non hanno concretezza. San Benedetto non merita di vivere queste circostanze. Serve coerenza, non ci si può spostare secondo il proprio interesse. Stiamo lavorando ad una proposta concreta che dovrebbe risolvere le questioni passate. La colpa di questa giunta è aver coinvolto diversi soggetti che per trovare posto hanno creato una coalizione mascherata da civismo”. Una posizione rilanciata dal presidente del Psi Roberto Bovara: “Il civismo è una bella cosa, ma solo se fatto bene e se a supporto di una coalizione con un programma serio. Non si possono fare civiche riciclando personaggi di diverse ideologie”.
Sul fronte di Sinistra Italiana, Giorgio Mancini osserva: “Da questa crisi si esce solo con le dimissioni e con la ricerca di una maggioranza nei venti giorni di tempo a disposizione. Invitiamo Spazzafumo a fare questo passo. Pensiamo che il traccheggiare per mesi non farebbe bene alla città. Non si può arrivare alla primavera prossima per assistere ad una crisi e pensare di avere quasi un anno di commissario”.
L’ex segretario provinciale di Articolo Uno, Felice Gregori, si concentra invece sulle opportunità che il Comune rischia di non cogliere: “Non si sono mai avuti a disposizione cosi tanti finanziamenti. Servirebbe un minimo di orgoglio da parte del sindaco. Con tutti gli impegni che ha di fronte non può andare avanti col bilancino”. Stessa idea di Daniele Primavera di Nos: “L’amministrazione non ha la maggioranza per la pianificazione finanziaria e urbanistica. Non ci si nasconda dietro ai lavori pubblici, che potrebbero proseguire anche con un commissario alla guida. Chiedo a quei consiglieri che vogliono continuare ad avere una credibilità di prendere atto di questo scenario”.