SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ennesimo strappo tra il Comune di San Benedetto e la Regione, stavolta “per colpa” del Centro Agroalimentare. “L’atteggiamento assunto dalla Regione Marche durante l’assemblea dei soci ha lasciato a dir poco stupefatti”, afferma il sindaco Piunti.
Il riferimento è alla comunicazione di Palazzo Raffaello di liquidare le proprie quote (pari al 33,8%) con la conseguente richiesta di essere dichiarata decaduta dal diritto di voto.
“Il comportamento ha colto tutti di sorpresa, visto che in passato più volte era stata espressa dalla stessa Regione la volontà di fare esattamente il contrario, ovvero di operare per il rilancio del CAAP di cui è, dopo il Comune, il socio principale. Il Comune, come noto, ha deliberato di cedere le proprie quote in quanto l’attività agroalimentare non è tra le sue competenze istituzionali ma ha altresì espresso la volontà di cederle prioritariamente agli altri soci, in particolare alla Regione in coerenza con le competenze istituzionali ad essa assegnate o, in subordine, ad altri soggetti interessati attraverso una procedura ad evidenza pubblica”.
Prosegue il sindaco: “La posizione assunta dalla Regione può comportare gravissime conseguenze per l’operatività del CAAP, compresa la messa in liquidazione con enorme danno per il patrimonio del Comune a causa della svalutazione della partecipazione azionaria che ne conseguirebbe. In attesa che l’assemblea venga riconvocata, l’Amministrazione comunale si attiverà, d’intesa con il Consiglio di Amministrazione, per valutare la situazione e chiedere conto ai vertici istituzionali della Regione della posizione assunta che genererebbe gravi responsabilità, e non solo politiche”.