SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La mozione di Rosaria Falco sul caso Troli-De Berardinis approda finalmente in consiglio comunale e scatena ovviamente scintille.
La storia è ormai nota: il dirigente era stato oggetto di due segnalazioni disciplinari da parte dell’ex capogruppo di Siamo San Benedetto che in un primo momento aveva comunicato l’assenza in ufficio in orario di lavoro di De Berardinis, incrociato casualmente in tribunale.
Per Giorgio De Vecchis si è trattato di “evidente accanimento” e durante il suo intervento i toni sono accesissimi: “Perché è stato fatto? La tensione tra i dipendenti comunali si taglia con il coltello. Quando il giudice vi darà torto, chi pagherà tutte le spese? Secondo me dovrebbe essere il sindaco a farlo”.
L’esponente di Fratelli d’Italia ascolta in silenzio, poi prende la parola: “Se voi aveste un dipendente assente dal lavoro che fareste? Vorrei anche capire perché difendete tanto questa determinata persona”.
L’assise si anima e Gianni Balloni prende la difesa del collega di maggioranza. Si rivolge infastidito alla Falco con un “senti bella…” e la diretta interessata si infuria: “Esigo rispetto. Non c’è da parte mia la strenua difesa del dirigente per motivi personale, non è mio parente, l’ho conosciuto qui”.
L’ultima parola spetta al sindaco Piunti: “Il comportamento che si dovrebbe tenere in consiglio non è questo. Credo che sia più scorretto parlare ininterrottamente parlare durante l’intervento di un collega, piuttosto che un ‘bella’ detto simpaticamente. Non mi sbagliavo quando pensavo che questa mozione fosse stata protocollata solo per fare un po’ di cinema. Nel momento in cui la legge imponeva le porte chiuse l’avete ritirata”.
