“L’assessore Saltamartini ha ribadito come l’assetto organizzativo sanitario continuerà a essere quello attuale: un presidio di primo livello diviso però su due strutture, quindi con una parte delle specialistiche ad Ascoli e una parte a San Benedetto del Tronto”. Lo sostiene la consigliera regionale del Pd, Anna Casini, che ha presentato martedì mattina un’interrogazione in consiglio. “Un ospedale di primo livello ha infatti 12 specialistiche, così facendo nessuno dei due ospedali potrà mai averle tutte e i pazienti continueranno a fare la spola sull’Ascoli-Mare a seconda delle patologie. Di fatto ha ufficialmente smentito se stesso e tutta la destra al governo che ha goduto nella cancellazione del progetto di un terzo nuovo ospedale di eccellenza in grado di tenere insieme tutte le specialistiche, a prescindere dalla localizzazione. Il Mazzoni e il Madonna del Soccorso invece così non sono e non saranno mai due ospedali di primo livello, ma due mezzi ospedali di primo livello”.
Per la Casini la giunta Acquaroli ha in questo modo gettato la maschera: “Cancellano il passato per partito preso, ma non sanno programmare il futuro e condannano la nostra provincia a essere sempre più periferia della regione. Per avere chiarezza rispetto alla programmazione ospedaliera, ho presentato nei giorni scorsi un’altra interrogazione per sapere cosa la Regione intende fare per la sanità sulla costa. In attesa della promessa fatta da Castelli dell’azienda ospedaliera, sono convinta che la comunità sambenedettese, a partire dalle istituzioni locali sia in grado di valutare la coerenza delle parole della giunta Acquaroli con le disposizioni di legge che sono obbligatorie sia in termini di servizi che di procedure amministrative”.