di Emidio Lattanzi
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Un vero e proprio hub a servizio e vantaggio di tutto il territorio”, queste le parole del sindaco Antonio Spazzafumo in merito ai progetti della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità in vista del Consiglio Comunale del 10 settembre.
A pochi giorni dalla commissione consiliare urbanistica, svoltasi martedì, che ha visto lo stesso primo cittadino, nel suo attuale ruolo di assessore all’urbanistica, illustrare a maggioranza e opposizione il progetto dell’AST di Ascoli Piceno, Spazzafumo dichiara: “Abbiamo mostrato come venivano organizzati i vari piani di questa struttura e ho girato all’AST la proposta della consigliera Aurora Bottiglieri. Spero che in Consiglio Comunale l’argomento venga affrontato con la stessa serenità con la quale tutti ne abbiamo parlato in commissione”.
L’operazione, come noto, prevede una permuta con il Comune che ha proceduto all’acquisizione della struttura di via Romagna dove negli ultimi decenni hanno avuto sede gli uffici dell’azienda sanitaria. Una struttura nota a San Benedetto come “la mutua”.
“Quel fabbricato”, afferma Spazzafumo, “è importante e strategico per la città e potrebbe essere un’area da utilizzare anche per posti auto, parcheggi, anche al fine di andare ad alleggerire le richieste e le esigenze dei residenti e delle attività commerciali di Viale De Gasperi”.
Il sindaco parla della permuta tra l’area di via Sgattoni e quella di via Romagna definendola un successo dell’amministrazione comunale, sottolineando anche, per tornare in via Sgattoni, come la volontà del Comune sia quella di mantenere nella zona la piazzola di atterraggio dell’elicottero, che attualmente si trova nell’area che sarà poi occupata dalle strutture sanitarie. La piazzola dovrebbe restare nella stessa zona, e sono già state identificate alcune aree adatte.
Le nuove strutture
Ma è soprattutto sulla Casa di Comunità e sull’Ospedale di Comunità che Spazzafumo si sofferma: “Credo che sia innegabile che si tratti di strutture molto importanti per la città e per l’utenza. Parliamo di realtà che vanno ad alleggerire la pressione sanitaria e dunque fondamentale per tutto il territorio e non solo per San Benedetto”.
L’ospedale di Comunità è una struttura di cura intermedia, gestita dai medici di base e fondamentale per il territorio, poiché contribuirà allo snellimento di una parte di prestazioni attualmente svolte in ospedale.
“La realizzazione dell’Ospedale di Comunità è una grande occasione per San Benedetto del Tronto”, continua Spazzafumo, “che riceverà una nuova struttura al servizio della sanità pubblica. Il presidio sarà dedicato alla presa in carico e cura di pazienti non in fase acuta. I posti dell’Ospedale di Comunità dedicati alle cosiddette cure intermedie serviranno per il ricovero di pazienti che, pur non necessitando di ricovero in reparto ospedaliero per acuti, devono sottoporsi a terapie o trattamenti che richiedono assistenza prolungata nell’arco della giornata e pertanto non possono essere adeguatamente curati nell’ambito domiciliare. Allo stesso modo può rappresentare un’opportunità di dimissione da reparto per pazienti stabili clinicamente ma che non sono ancora in condizioni tali da poter rientrare al proprio domicilio”.
La Casa di Comunità sarà operativa fino a 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, con presenza medica e infermieristica. “È il primo elemento di contatto tra il cittadino e il sistema sanitario pubblico”, spiega Spazzafumo. “Rappresenta quindi un punto di accoglienza e di orientamento, ma soprattutto il luogo in cui il cittadino trova risposte adeguate alle sue esigenze sanitarie o socio-sanitarie, con particolare attenzione per i soggetti fragili e i pazienti cronici”.
Due strutture che il sindaco descrive come componenti di un nascituro vero e proprio hub sanitario. “Questi progetti non sono solo una risposta alla necessità di nuove infrastrutture, ma un modello innovativo di assistenza sanitaria territoriale che punta alla vicinanza, alla tempestività e alla continuità delle cure per migliorare il benessere e la qualità della vita di ogni cittadino. È il risultato di un lavoro condiviso, frutto di una collaborazione proficua tra amministrazione comunale, regione e istituzioni sanitarie. Ringrazio il personale degli uffici per il lavoro svolto fino ad ora”, conclude il sindaco.