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Rinviati alcuni accorpamenti scolastici nelle Marche. Ciccioli: “Ma occorre affrontare il tema della denatalità”

Il consigliere meloniano: "Nessuno è felice di accorpare e riorganizzare la rete scolastica e qualsiasi altro servizio per il cittadino. Esattamente il contrario di ciò che ciascuna classe politica vorrebbe fare"
Pubblicato il 15 Gennaio 2024

Carlo Ciccioli e gli accorpamenti scolastici

ANCONA – “Grazie a una deroga del Governo Meloni, ricompresa nel Decreto Milleproroghe, si è riusciti a rinviare alcuni degli accorpamenti previsti nell’ambito della riorganizzazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025″. Lo afferma il consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli. E’ lui il relatore di maggioranza dell’atto amministrativo n. 57 ‘Modifica ed integrazione della deliberazione dell’Assemblea legislativa regionale 4 ottobre 2022, n. 39 concernente le linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per il triennio 202/2026. Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112’. Un atto approvato durante la seduta odierna del Consiglio regionale.  

“Il provvedimento – spiega Ciccioli – si attiene ad uno degli obiettivi del PNRR quale conseguenza della diminuzione della popolazione scolastica a causa della denatalità. A seguito di un articolato percorso basato sul costante confronto con le Province e con i Sindaci dei Comuni coinvolti nelle diverse ipotesi di accorpamento, e d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale, sono stati individuati quindi 15 accorpamenti, a fronte dei 19 previsti, grazie per l’appunto alla deroga introdotta dal Decreto Milleproroghe che consente un rinvio degli altri 4 all’anno scolastico successivo”.

L’obiettivo

carlo ciccioli accorpamenti scolastici

Continua Ciccioli: “Obiettivo primario perseguito dalla Giunta è stato l’efficientamento della rete scolastica e il raggiungimento di una dimensione degli istituti idonea ad assicurarne la continuità e la stabilità nei prossimi anni, anche in considerazione delle peculiari situazioni ambientali, sociali ed economiche legate al territorio. Mi preme evidenziare come il dimensionamento scolastico non comporta alcuna riduzione dei plessi scolastici attualmente presenti nel territorio regionale e come si siano salvaguardati i territori montani, soprattutto se colpiti dal sisma del 2016. Riguarda solo funzioni amministrative legate alle dirigenze scolastiche”.

“Credo che la problematica della denatalità sia tra l’urgenza delle urgenze. Nessuno è felice di accorpare e riorganizzare la rete scolastica e qualsiasi altro servizio per il cittadino. Esattamente il contrario di ciò che ciascuna classe politica vorrebbe fare. Ma, purtroppo, i numeri sono chiari. Con questo tasso di denatalità, ad oggi, non si può che razionalizzare con criteri oggettivi. Ma che sappiano tener ben presente le variabili dovute, ad esempio, a casi eccezionali quali le calamità naturali, e le zone montane o, comunque, dell’entroterra, alle prese con uno spopolamento che va assolutamente contrastato”.