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Carenza di personale al Pronto soccorso, l’Asur non ci sta: “Allarmi infondati, falsa rappresentazione della realtà”

La dirigente del reparto: "I sambenedettesi dovrebbero remare insieme a noi"
Pubblicato il 8 Novembre 2019

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il pronto soccorso di San Benedetto è uno dei migliori della Regione Marche e non c’è da allarmarsi di nulla“. E’ così che il direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani interviene sulle polemiche delle ultime settimane sul personale in forze al Pronto soccorso sambenedettese.

“Non nascondo il fatto che ci siano dei problemi – continua il direttore – ma vi porto i fatti e i fatti dicono che tra il 2017 e il 2019 sono stati fatti tredici avvisi pubblici per poter reperire personale sanitario per dare la possibilità di adeguare l’organico”. Milani parla anche di sicurezza: “Ci sono stati dei problemi – dice – ma sono stati presi e saranno presi dei provvedimenti per rendere la situazione lavorativa sempre migliore”.

Con Milani c’è la dottoressa Giuseppina Petrelli, direttrice del pronto soccorso sambenedettese che ha sottolineato come i problemi del Madonna del Soccorso, relativamente alla carenza dei medici di emergenza, sia comune a quello delle strutture ospedaliere d’Italia ed ora anche d’Europa. “Il problema legato al personale che andrà a Pescara – spiega la dottoressa – è dipendente dal fatto che dopo il commissariamento della Regione Abruzzo i medici abruzzesi possono ora fare richiesta di tornare a lavorare nel loro luogo di residenza. Parliamod di persone che hanno famiglia e figli in Abruzzo. E questa è una cosa chiara e che è stata spiegata più volte. Continuare a lanciare allarmi in merito, che a farlo siano comitati o giornali, significa che si vuole andare oltre la realtà e fare polemica. Terminata questa conferenza andrò ad Ascoli per chiedere ulteriore personale”.

“Questa è la mia città, continua Petrelli – e i sambenedettesi dovrebbero remare insieme a noi per migliorare la nostra struttura sanitaria. Dovrebbero essere contenti del fatto che il nostro pronto soccorso sia stato scelto per entrare a far parte della rete dell’Università Politecnica delle Marche ed è per questo che motivo che arrivano degli specializzandi che qui completano la propria formazione invece si continua a dare una falsa rappresentazione della realtà”. La garanzia arrivata nel corso della conferenza è che “i turni saranno tutti coperti e non c’è nulla di cui preoccuparsi

A dare manforte alla dottoressa Petrelli c’è anche la dottoressa Tiziana Principi, direttore del dipartimento dei pronto soccorso degli ospedali di Ascoli e San Benedetto. Principi ha infatti spiegato come “gli specializzandi completano il proprio percorso formativo ma non sostituiscono i medici. Lo specializzando del quinto anno, come accade in tutta Italia, può partecipare al concorso e viene messo in una lista che gli concede la possibilità di essere assunto, ma a fine formazione. Ad Ancona abbiamo dieci specializzandi che termineranno il proprio percorso a fine dicembre e che, dopo aver fatto il concorso a luglio, terminata la propria formazione potranno entrare in ospedale. Nessuno specializzando, in quanto specializzando, può essere assunto perché sarebbe illegale“.

Infine critiche arrivano anche sui toni spesso usati: “Parlare di medici che fanno i codici verdi – insiste Principi – come di medici che non siano all’altezza o che siano incapaci è una cosa molto grave”. La dottoressa Principi sottolinea come, a livello nazionale, la medicina d’urgenza non riesce a sfornare il numero necessario di specialisti. “Fino ad oggi a San Benedetto è andata bene perché l’Abruzzo era fermo. Ma ora le cose sono cambiate”.

Ad intervenire anche la responsabile del comparto Maria Rosa La Rocca che ha sottolineato come il personale stia operando e garantendo migliaia di orari di lavoro di straordinario. E aggiunge: “Il pronto soccorso di Ascoli e San Benedetto il personale a tempo determinato era numeroso e questo, ovviamente, rappresentava un problema perché si perdeva la formazione. A San Benedetto siamo riusciti a mettere praticamente tutti a tempo indeterminato“.

Presente alla conferenza anche il direttore sanitario dell’ospedale Diana Sansoni: “Io non riesco a capire perché ci sia la volontà di mettere nel pensiero delle persone un’idea negativa che riguarda un futuro possibile. Il Pronto soccorso di San Benedetto, qualsiasi cosa accada, sarà sempre migliore e più grande di quello che è già”.

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