SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Chi non sa che d’estate, con la stagione turistica, la popolazione di San Benedetto raddoppia? Forse solo Acquaroli e il suo assessore alla sanità, Filippo Saltamartini. Grazie ai patrioti solo a parole, all’ospedale di San Benedetto nel fine settimana mancavano persino le barelle, oltre ai medici e agli infermieri e le ambulanze vanno in tour. Il loro fallimento è certificato”. Così il deputato pentastellato Giorgio Fede dopo la situazione che si era verificata sabato in Pronto Soccorso a San Benedetto. (L’Ast fa sapere che si è trattato di un “sovraffollamento” e non di “maxiafflusso” come riportato ieri)
“Dalle Marche una vergogna che, in anticipo sulle altre regioni, testimonia come sarà il futuro della sanità regionale e nazionale. Dopo 4 anni di governo della destra nelle Marche, succede quello che era facilmente prevedibile, ma che non era mai accaduto in 100 anni di turismo. In una località balneare o turistica da sempre la popolazione raddoppia e da sempre la sanità viene organizzata per gestire questa naturale circostanza. Fino a che non sono arrivati i patrioti a parole. Lo scorso weekend addirittura mancavano le barelle, non solo medici e personale sanitario. E non per un improvviso incidente rilevante, una calamità, una pandemia – stigmatizza Fede – ma semplicemente perché è arrivata la stagione turistica. Si è verificata una situazione da incubo mentre la propaganda della maggioranza magnifica le proprie capacità nascondendo i numeri reali, tagliando e non finanziando le risorse che avrebbero dovuto coprire personale, servizi e dotazioni”.
Fede è critico anche verso la nuova gestione degli accessi al pronto soccorso: “Per chi non lo sapesse, la destra ha creato un vero e proprio ‘ambulanza tour’ per i codici Verdi, (le urgenze minori). Per loro è prevista una ‘visita’ ad Ascoli, ovvero i pazienti meno gravi vengono scarrozzati per la provincia a carico dei contribuenti mentre i codici più gravi rimangono tutti in attesa a San Benedetto”.
Naturale l’apprensione visto che la stagione è appena iniziata e non ha ancora raggiunto i numeri di agosto. “La mia massima solidarietà a tutto il personale sanitario per le difficoltà in cui sono stati lasciati. Mi auguro di sentire finalmente una posizione ferma a tutela della nostra sanità da parte dei politici locali, di chi deve risolvere e non tacere o nascondere, di chi deve proporre soluzioni e non tagliare nastri. E questa volta non basterà raccontare che è colpa della stampa, dei loro nemici, di quelli di prima”.