SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Il Comune si impegni ad organizzare periodicamente iniziative culturali di informazione e aggiornamento sulla situazione israeliano-palestinese, anche coinvolgendo le organizzazioni internazionali e le associazioni presenti sul posto”. E’ una delle richiesta che Paolo Canducci formulerà in occasione del consiglio comunale di sabato.
Il consigliere di Europa Verde ha presentato un ordine del giorno in vista dell’assise del 27 gennaio, relativo alla drammatica situazione che si sta vivendo in Medio Oriente. Nel documento Canducci riassume la situazione che si sta vivendo in quelle zone ed esprime alla popolazione della Striscia di Gaza e alla popolazione israeliana la propria vicinanza ribadendo “il diritto di Israele ad esistere, a difendersi nel rispetto del diritto umanitario e internazionale e a vivere in sicurezza all’interno dei confini riconosciuti dall’ONU”. E al tempo stesso “il diritto dei Palestinesi ad avere un proprio Stato, nei confini previsti dalle risoluzioni dell’ONU”.
Il consigliere dunque impegna sindaco e giunta “affinché si adoperi con urgenza e in modo incisivo a tutti i livelli (internazionale, europeo, bilaterale) per ottenere il rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas e l’immediato cessate il fuoco a salvaguardia dei civili coinvolti nelle ostilità, nonché per consolidare i corridoi umanitari così da garantire l’ingresso degli aiuti e l’evacuazione dei civili. affinché si renda portavoce di un’iniziativa internazionale che abbia come finalità la pace e la sicurezza duratura della Regione, prima di tutto tramite l’attuazione degli accordi di Oslo e il riconoscimento di “due popoli due stati”.
“Senza l’impegno della comunità internazionale e di tutti i soggetti coinvolti per il conseguimento di questi obiettivi, attraverso seri e concreti accordi diplomatici, ogni prospettiva di pace e sicurezza sarà purtroppo illusoria e il territorio precipiterà nuovamente in una spirale di terrore e di violenza. Il comune si impegni anche ad organizzare periodicamente iniziative culturali di informazione e aggiornamento sulla situazione israeliano-palestinese, anche coinvolgendo le organizzazioni internazionali e le associazioni presenti sul posto. A promuovere una cultura della pace e del dialogo internazionale, del rispetto della sovranità nazionale, dell’integrazione europea e della fratellanza tra i popoli. E a illuminare i principali monumenti della città con i colori della bandiera della pace”.