L’appello all’unità, l’ennesimo. “E’ fondamentale andare uniti, sono più le cose che ci accomunano di quelle che ci dividono. La politica deve andare oltre le questioni personali”. Paolo Canducci riprova a bussare alla porta del Pd, sottolineando come l’unica soluzione possibile per uscire dall’angolo siano le agognate primarie: “Sono uno strumento unico, lo ripeto da novembre. Ma fino ad oggi non mi ha chiamato nessuno, né il Pd locale, né il nazionale”.
Il candidato sindaco ambientalista è convinto di essere il vero rappresentante del centrosinistra: “Noi aggreghiamo, siamo partiti da tre liste e ora siamo a sei. Siamo già una coalizione, il Pd potrebbe essere un valore aggiunto. Non escludo nemmeno che possa sbucare un candidato nuovo che faccia da sintesi, sarei il primo ad accoglierlo, a patto che sia realmente condiviso e non imposto. Però, se non si trova, piuttosto che andare al voto separati, facciamo queste primarie. Io aspetto, non ho mai rotto con nessuno”.