“Noi cinque anni fa lasciammo un bilancio sano, c’è una relazione depositata che lo testimonia. Piunti ci restituisce invece un bilancio in sofferenza con scarsa propensione al recupero crediti”. Paolo Canducci torna all’attacco dell’amministrazione comunale e stavolta a finire nel mirino sono i conti dell’ente. L’affondo avviene nel corso della presentazione della lista dei Riformisti, che ingloba Azione, Socialisti e Repubblicani Europei. “L’appoggio di questa lista per me è stato un segnale importantissimo. Mi ha dato un sostegno fondamentale”.
La capolista è Maria Rita Morganti, consigliera comunale fuoriuscita dal Pd. “Qui c’è il centrosinistra, manca solo il simbolo del Pd”, insiste Canducci. “I Riformisti sono decisivi per il progetto che abbiamo in mente, hanno dato un contributo fondamentale alla redazione del programma”.
Il candidato sindaco si sofferma ancora una volta sull’importanza della digitalizzazione e dell’innovazione, ma soprattutto sulla riorganizzazione della macchina amministrativa. Senza dimenticare “una grande attenzione al decoro e alla manutenzione degli spazi cittadini”.
In squadra compaiono diversi giovani, molte facce nuove e qualche vecchia conoscenza, come l’ex assessore alle finanze Roberto Bovara. “Il mio è un ritorno dopo cinque anni ai box. Questa amministrazione si era proposta agli elettori dichiarando che avrebbe ridotto i tributi, al contrario c’è stato un aumento del 5 per cento. I residui attivi sono passati da 34 a 54 milioni di euro. Chi verrà dopo di noi dovrà fare fronte ad un fondo di garanzia di 6 milioni”. Sulla stessa lunghezza d’onda Luca Cardola, ex dirigente comunale che se la prende con la giunta di centrodestra: “Il tasso di riscossione è sceso di oltre il 10 per cento. Le somme da recuperare sono tante, molte sono inesigibili perché risalenti anche a venti anni fa, ma non si è stati capaci di riscuotere”.
Di sostenibilità locale parla Rachele Silvestri: “Occorre eliminare ogni forma di povertà, soprattutto la povertà educativa. San Benedetto è in balia di povertà educativa, basta vedere in che condizioni sono le aree verdi”.
Il coordinatore locale di Azione, Simone Splendiani, fa riferimento alla “competenza”, che ha spinto i ‘calendiani’ a supportare Canducci: “La nostra scelta è stata ragionata, ma naturale. Paolo è l’unico che ha esperienza e visione della città. Siamo pronti a governare, noi non intendiamo fare una battaglia di testimonianza”.