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Canducci: «Finalmente il Ministero si è accorto di San Benedetto, ma non si doveva aspettare una tragedia»

Il consigliere di opposizione sottolinea il ritardo nell'intervento sulla sicurezza e chiede un rafforzamento immediato delle forze dell'ordine e un piano concreto per i giovani
Pubblicato il 18 Marzo 2025




SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Dopo l’annuncio dell’elevazione del Commissariato di San Benedetto del Tronto a primo livello, il consigliere di opposizione Paolo Canducci interviene sulla questione sicurezza, criticando i tempi con cui è stato adottato il provvedimento e sollecitando un intervento immediato.

«Apprendiamo che finalmente il Ministero si è accorto della nostra città, prendendo sul serio le richieste che ormai da molto tempo provenivano dagli stessi operatori delle forze dell’ordine e dalle nostre forze politiche di opposizione», dichiara Canducci, sottolineando come le istanze per un potenziamento della sicurezza fossero già da tempo sul tavolo delle istituzioni.

Il consigliere evidenzia con rammarico come sia stata necessaria una tragedia per ottenere un’attenzione concreta da parte del governo. «Dispiace che per ottenere quanto dovuto e necessario si sia dovuto attendere una tragedia, come l’uccisione di un giovane uomo».

Guardando al futuro, Canducci chiede che i rinforzi promessi arrivino senza ritardi e che la città possa beneficiare subito di una maggiore presenza delle forze dell’ordine. «Ora ci attendiamo un immediato rafforzamento degli organici, fin dalle prossime settimane, senza ritardi».

Oltre all’incremento del personale delle forze dell’ordine, secondo il consigliere serve anche un progetto più ampio per il coinvolgimento dei giovani, affinché si agisca sulla prevenzione della criminalità. «A questo necessario intervento per garantire maggiore sicurezza, dovrà seguire anche un progetto a medio-lungo periodo dell’Amministrazione Comunale insieme alle associazioni del terzo settore per individuare luoghi dove coinvolgere i giovani in programmi culturali, sportivi e sociali».

Canducci conclude con un appello all’azione immediata, senza ulteriori rinvii. «Non c’è più tempo da perdere, bisogna agire».