SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Andremo incontro ad un taglio vero e proprio della medicina d’urgenza”. Il campanello d’allarme viene lanciato da Paolo Canducci ed Aurora Bottiglieri, che riaccendono ancora una volta i fari sulla situazione del Madonna del Soccorso.
“Siamo stati avvertiti dal sindacato – informa il capogruppo dei Verdi – l’informazione raccolta, a nostro avviso gravissima, è che la Medicina d’Urgenza verrà spostata al piano del Pronto Soccorso. Sarà trasformata in una sorta di posteggio dei malati non gravi. E’ una chiara cancellazione, anche se la dottoressa Natalini affermerà il contrario”.
Canducci e Bottiglieri spiegano che le attuali attrezzature non potranno essere spostate per intero e che, oltretutto, verrà eliminato il medico volontario, “pagato con fondi governativi”, che garantisce l’integrazione dei turni del Pronto Soccorso: “Consentiva, nei turni notturni, di seguire pure la Medicina d’Urgenza, ma la Natalini eliminerà questo costo – afferma l’esponente di Pd, Articolo Uno e Nos – questi fondi non verranno spostati altrove, ma recuperati dalle altre aziende sanitarie. Noi li perdiamo, altri ne beneficiano. Il sindaco, in tutto questo, non sta facendo niente. Accetta supinamente le decisioni. Prima parlavamo di depauperamento, adesso possiamo definirlo smantellamento”.
Le Accuse
Parole sposate in toto da Canducci, che chiama in causa pure il centrodestra: “E’ grave che non dica nulla. Parlano di due ospedali, ma in realtà stanno creando l’ospedale unico ad Ascoli. Ceriscioli avrà sbagliato, ma almeno dichiarava apertamente cosa intendeva fare. Questi qua ci prendono in giro”.
E nel mirino finisce nuovamente la direttrice dell’Ast: “Ha smentito quanto promesso il 19 dicembre all’auditorium. Vedeva con favore la specializzazione degli ospedali e la conseguente specializzazione di San Benedetto nell’emergenza. Poi però alla prima riorganizzazione elimina la Murg. Eliminarla fa sì che l’ospedale diventi ulteriormente meno attrattivo per i pazienti e anche per i medici”.