SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Assistiamo ad una preoccupante e sistematica noncuranza dell’ambiente, della sostenibilità e dei diritti dei lavoratori, in perfetta linea con i governi qualunquisti e di destra che pensano di poter raccogliere consenso con politiche di privatizzazione, tagli alla spesa sociale e tutela sempre, guarda caso, dei poteri forti, di quei potenti che hanno come obiettivo principale i propri interessi economici e non certamente il bene comune della città”. L’accusa all’amministrazione Spazzafumo giunge da Cambia San Benedetto, che ricorda come in campagna elettorale l’attuale sindaco parlasse di “rivoluzione della città e del modo di fare politica”.
L’accusa è chiara: “Mancano visione e progettualità, tutto è improvvisato. In questi giorni preoccupa profondamente il progetto di parziale esternalizzazione del servizio mensa che significa privatizzazione, significa rinuncia a gestire il servizio pubblico, significa incapacità di assumersi la responsabilità di migliorare e di rendere sostenibile e a favore del bene comune un servizio fondamentale, significa riduzione del personale e condizioni lavorative nettamente inferiori per quelli che conserveranno il posto di lavoro, significa incapacità di vedere il vantaggio complessivo e a lunga scadenza e affidarsi semplicemente al miraggio del risparmio immediato tipico della miope ideologia delle privatizzazioni. Ci opponiamo e ci schieriamo a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici che rischiano di perdere il loro posto o di veder ridimensionate significativamente le loro tutele e garanzie. Il servizio mensa deve rimanere interno e pubblico nell’interesse dei lavoratori e nell’interesse di tutte e tutti coloro che ne usufruiscono”.