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Calvaresi salva sindaco e bilancio

Pubblicato il 30 Novembre 2013

SAN BENEDETTO – L’Imu e l’assestato fanno implodere il consiglio comunale e Calvaresi garantisce il numero legale. Un’assise ad alta tensione, quella andata in scena questa mattina. Un assestato di bilancio votato con soli 13 voti, ad è stata necessaria la presenza del presidente centrista Calvaresi altrimenti l’assise sarebbe saltata.

Al momento del voto è rimasta in aula solo parte della maggioranza e il presidente del consiglio Calvaresi che ha mantenuto il numero legale. Sono usciti dall’emiciclo prima il Pdl, inveendo contro l’amministrazione per una delibera, quella sull’assestato arrivata solo 23 ore prima dell’assise. Tanto che il gruppo del centrodestra, attraverso il consigliere Piunti, dopo aver presentato un esposto alla Prefettura, a giorni si recherà al garante regionale per denunciare il mancato rispetto del regolamento che parla chiaramente di atti messi a disposizione almeno 24 ore prima della seduta.

Dopo il Pdl a sollevare la voce è stato il consigliere dell’Udc Domenico Pellei. Un intervento critico e puntuale dove, oltre a puntare il dito su documenti arrivati in zona Cesarini, ha contestato la gestione della spesa sul fronte comunale e i risparmi attuati sulle gare d’appalto per i servizi sociali che potrebbero metterne a rischio la qualità. Stessi toni da parte dei grillini, che hanno seguito il centrista nell’abbandonare l’aula.

A quel punto è rimasta solo la maggioranza. Ma dalle fila del Pd si è levata la voce critica del consigliere Loredana Emili la quale ha detto: “ La dignità non sta negli omaggi ai potenti, ma nel rispetto degli impegni presi”. Un chiaro riferimento ai 10mila euro spesi dall’amministrazione per l’acquisto dei tomi di Gulino, così come ha criticato duramente le spese sostenute per la promozione turistica ricordando i 26 mila euro elargiti all’Assoalbergatori per un giorno a Varsavia. Alla fine dell’intervento anche Emili e Pezzuoli hanno lasciato altre due poltrone vuote.

Tanto che a un certo punto erano più numerosi i consiglieri nel cortile del Comune a fumare e commentare l’assise che le poltrone occupate. Situazione che non sembra aver preoccupato Gaspari il quale ha parlato di “amministrazione solida e tranquilla”, ha avuto invece parole di fuoco per il Pdl che aveva abbandonato l’aula, per le politiche finanziarie adottate dalla Provincia e per il Governo che avrebbe attuato manovre destinate a mettere in difficoltà i Comuni, rigettando qualsiasi definizione di sindaco furbetto.

Poi è arrivato il momento della conta 12 per la maggioranza, mentre ne occorrevano 13, ecco allora il presidente Calvaresi garantire il numero legale. Ancora una volta l’esponente del Nuovo polo nelle vesti di stampella spiegando poi, su Facebook, di aver fatto “la scelta migliore per il bene della città”. Sempre attraverso i social network che Gaspari stempera la tensione scrivendo “Approvati tutti i punti all’ordine del giorno”.