SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Ormai siamo oltre ogni ragionevole limite, fino a quando la città deve sopportare l’inadeguatezza del sindaco Spazzafumo?”. Paolo Canducci non usa mezzi termini nel commentare il caso del calendario Grand Prix promosso e finanziato dall’amministrazione comunale. “E’ la domanda che rivolgo alle colleghe e ai colleghi consiglieri della maggioranza. Invito caldamente a riflettere se vale la pena, pur di conservare una posizione di rappresentanza e potere, rinunciare alla dignità e alla credibilità personali. Non è solo l’imbarazzante conferenza stampa di presentazione di un calendario brutto, anacronistico, di cattivo gusto, oggettivamente inutile e costato ben 7.000 euro di soldi pubblici, e sul quale si sono già pronunciati partiti e consigliere dell’opposizione, ma soprattutto i cittadini attraverso i social e non aggiungo altro condividendo tutte le critiche. Ma a non essere più accettabile è il significato politico di questa iniziativa: per garantirsi il voto di un consigliere il sindaco Spazzafumo è disposto a tutto, anche a coprire di ridicolo la nostra città travolgendo e trascinando con sé la sua stessa maggioranza”.
Il capogruppo dei Verdi ci va giù duro: “Dopo la richiesta di sostituzione forzosa dell’assessore, accolta, la pretesa di finanziare eventi dei quali ancora oggi non è chiara la finalità e il beneficio per la città, sempre finanziati, la presentazione di un calendario, ripeto imbarazzante, con tanto di contributo e patrocinio, anche questa ottenuta, cosa ci dobbiamo aspettare nel prossimo futuro? Ma soprattutto cosa altro dovranno sopportare i malcapitati consiglieri di maggioranza pur di salvare la poltrona del sindaco e rimanere al loro posto? Spero sinceramente in un sussulto di orgoglio, non certo da parte del sindaco ma almeno di una consigliera o consigliere di maggioranza, visto che è sufficiente un voto contrario al prossimo consiglio comunale del 20 dicembre per chiudere questa infelice pagina della storia politica cittadina e iniziare a lavorare per costruire un progetto vero e serio di buona amministrazione. Non so se succederà, ma almeno sarebbe auspicabile il blocco del contributo di 7.000 euro e il ritiro del patrocinio. La motivazione oltre che politica – e già basterebbe – è anche tecnica, nel corso del primo mandato Gaspari il Consiglio Comunale approvò una mozione che impegnava sindaco, giunta e consiglio a non patrocinare, organizzare e finanziare eventi e iniziative che mettessero al centro l’esibizione e l’utilizzo del corpo femminile. Questa mozione non è stata mai revocata, pertanto il contributo e il patrocinio al Calendario Miss Gran Prix è illegittimo”.