SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Articolo Uno promuove la bretella. “La circonvallazione alleggerirebbe la Statale 16 dal traffico di attraversamento di lunga e media percorrenza e del traffico locale da Grottammare e Zona Ascolani verso sud e da Porto d’Ascoli e San Benedetto sud verso nord”.
Il movimento sottolinea l’urgenza nella scelta di un unico tracciato “che abbia svincoli a livello di strada in Via Manara e in Zona Ascolani oltre che a Grottammare e in zona Santa Lucia”.
Bocciata invece l’ipotesi dell’arretramento della A14: “Sarebbe poco utilizzabile come circonvallazione stante l’altezza e le conseguenti, difficilissime connessioni con la viabilità cittadina”.
“Da troppo tempo il largo consenso sulla necessità di una circonvallazione che permetta di migliorare la qualità della vita di quanti abitano lungo la Statale 16 o nei paraggi ma, anche, delle numerose attività che vi si svolgono, non ha prodotto significativi risultati. E in troppe occasioni, per incidenti sull’A14 o altri eventi, se ne avverte l’assoluta necessità. È più probabile piuttosto, nei tempi lunghi, l’ampliamento a tre corsie che ridurrebbe il rischio di incidenti nel tratto Pedaso Porto d’Ascoli. Inoltre, il tracciato della circonvallazione previsto nel PRG di San Benedetto non risolve i problemi perché non ha svincoli praticabili per il centro città e a quote troppo alte per raccordarsi con la viabilità esistente e, nell’attraversamento del torrente Albula per arrivare sopra il Cimitero, passa sopra le case”.
Spiega il coordinamento: “Questo è un obiettivo necessario e condiviso su cui devono impegnarsi fattivamente tutti i soggetti istituzionali: Comuni di San Benedetto del Tronto e Grottammare, Provincia di Ascoli Piceno, Regione Marche e ANAS. I tempi devono essere medio-brevi perché senza neanche un tracciato e un progetto non è neanche ipotizzabile un finanziamento totale o a stralci. Ovviamente l’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto deve svolgere un ruolo trainante e impegnare risorse tecniche e politiche, con continuità, per raggiungere le varie fasi di progettazione. Proponiamo un Consiglio Comunale aperto dove, a conclusione del dibattito, si possa costituire un gruppo di lavoro tecnico e politico, con la partecipazione di rappresentanti di Gruppi Consiliari e di professionisti disposti a impegnarsi volontariamente. Questa ci sembra la strada da perseguire con coerenza e continuità se si vuole far seguire alle parole e alle sporadiche e periodiche riunioni i fatti. Noi di Articolo Uno siamo a disposizione”.