SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “In Europa siamo visti come il laboratorio del sovranismo”. A parlare è Simona Bonafè, a San Benedetto per presentare il suo libro europeista “Senza è peggio”. Un volume frutto di cinque anni di esperienza a Strasburgo “dove io sono stata, a differenza dell’attuale vicepremier che in passato si è visto poco”.
Quello dell’esponente Pd è un atto d’amore, senza rinunciare alla critica: “L’Europa va cambiata, ci sono cose che non funzionano, dalla politica di austerity al fenomeno dell’immigrazione”. Lunghissima invece la lista dei meriti: “La stabilità monetaria, l’Erasmus, l’oltre mezzo secolo di pace che diamo per scontata, i fondi europei. Tutti fattori che hanno migliorato la qualità della nostra vita”.
La Bonafè butta quindi un occhio sulla situazione italiana: “Gli investimenti cinesi servono per ripianare i danni generati dal reddito di cittadinanza e quota 100. Siamo venuti a sapere dell’accordo dai giornali e non tramite un passaggio parlamentare”.
Guardando in casa, non manca l’autocritica: “Dopo le elezioni siamo stati un anno senza fare niente. Abbiamo discusso di vicende interne che non interessavano i cittadini. C’è stata una vacatio del Pd sui territori”.