ASCOLI PICENO
Scoppia la polemica politica attorno alla questione dell’incremento della bolletta dell’acqua, con il Pd che replica a muso duro ad Andrea Assenti. “Qualcuno dovrebbe almeno legge le delibere approvate dai sindaci del suo stesso partito, evitando di fare il ventriloquo politico di altri”, accusa il segretario provinciale Francesco Ameli. “Proprio oggi è stata pubblicata sull’albo pretorio la delibera che conferma l’aumento del 25% delle tariffe nel giro di poco più di un anno: più 8,5% già dal 2022 a cui si aggiunge un ulteriore più 7,5% dal 1 gennaio 2023 a cui farà seguito un ulteriore 7,3%. Una delibera votata dalla minoranza dei sindaci del territorio: solo 22 sindaci con ben 39 assenti, quindi con solo il 30% degli aventi diritto”.
Ameli insiste: “Un comportamento ipocrita quello della destra che da un lato sceglie di mettere le mani nelle tasche dei cittadini dall’altro fa manovre per fondi contro il caro bollette. Noi pensiamo che debba essere aperta una riflessione sugli investimenti programmati dall’Ato e sul ruolo dell’ente che dovrebbe avere la schiena dritta e non essere subalterno al gestore. Anche sugli investimenti è il caso di aprire una riflessione e capire quali sono davvero prioritari e quali non così da mettere in atto le manovre necessarie al vertiginoso aumento tariffario. Voglio infine ringraziare il personale dell’azienda per il grande lavoro che sta facendo, spesso in situazioni difficoltà, specificando che c’è chi è pronto a raccogliere le loro istanze e ricordando che nessuno mai potrà strumentalizzare le tante persone che con dedizione continuano a lavorare per un’azienda strategica per i cittadini”.