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Bolkestein, da San Benedetto a Roma. I balneari incontrano i senatori di Forza Italia. Piunti: “Si coinvolgano i consigli comunali”

Il presidente dell'Itb Giuseppe Ricci: "Sono stanco, non ce la faccio più, ma non mi fermo"
Pubblicato il 26 Febbraio 2022

«Sono stanco, non ce la faccio più, ma non mi fermo». Il presidente dell’Itb Giuseppe Ricci si sfoga così all’indomani dell’ennesimo viaggio a Roma, questa volta per incontrare i senatori di Forza Italia, per la vicenda delle spiagge all’asta e della famigerata normativa Bolkestein. Ricci, che ha raggiunto la Capitale insieme all’ex sindaco Pasqualino Piunti, continua a sostenere che inserire le spiagge italiane nella normativa rappresenti un errore. «Nel nostro Paese c’è un surplus di spazi utilizzabili – afferma – di conseguenza non ha alcun senso regolamentare in questo modo le concessione balneari. Non esiste davvero nessun bisogno di farlo».

L’incontro di Roma, al quale ha presenziato anche l’ex ministro Maurizio Gasparri, si è concluso con una presa d’atto della situazione ma ha portato soprattutto alla consapevolezza che difficilmente si potrà rivedere la decisione che vedrà le spiagge e le concessioni balneari andare all’asta tra un paio d’anni, nel 2024.

Da qui lo scoramento di Ricci che si è anche rivolto ai berlusconiani: «Questo Governo sta assecondando l’Europa per quanto riguarda la Bolkestein e il coinvolgimento delle spiagge – spiega – io ho detto che forse dovrebbero rivedere il loro appoggio a Draghi perché con questa manovra si stanno mettendo nei guai anche migliaia di giovani imprenditori e tante famiglie. In questo modo si fanno infatti sparire letteralmente tanti nuclei familiari che gestiscono le attuali concessioni demaniali sul territorio nazionale. Questa è davvero un’assurdità, non è possibile che in Italia si tolga il lavoro a chi ha costruito e impegnato i propri averi per costruire un’attività. Tanti più che noi abbiamo sempre fatto quello che veniva detto senza fare alcun abuso e senza togliere niente a nessuno». Piunti era presente all’incontro dal momento che, nel 2017, come sindaco di San Benedetto, aveva svolto il ruolo di catalizzatore dei sindaci delle località balneari interessate dal provvedimento.

E l’ex primo cittadino ha sottolineato come, a livello generale, sembra essere in atto una «demonizzazione degli imprenditori balneari» ed ha invitato Forza Italia a preparare «una mozione da far votare in tutti i consigli comunali del Paese che impegni il Comune e il Consiglio stesso a fare un certo percorso anche al fine di spiegare bene quale sia, effettivamente, la figura di questo genere di imprenditori e di questo genere di imprese. Parliamo di persone che non hanno rubato nulla a nessuno ma che anzi hanno prodotto per i propri territori. San Benedetto anche e soprattutto grazie a loro, per fare un esempio, è diventata la terza città d’Italia per il livello e la qualità dell’accoglienza»,

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