SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A San Benedetto il bilancio fa registrare un disavanzo di 6 milioni di euro. “Non è un disavanzo gestionale, ma tecnico – precisa il dirigente del settore finanze Antonio Rosati – nel senso che quello che dobbiamo accantonare e togliere è superiore a ciò che è avanzato. Questo vuol dire che non abbiamo avanzo libero da poter utilizzare, che è quello che dà libertà di movimento all’amministrazione”.
Rosati ad ogni modo tranquillizza: “Siamo in una situazione economica positiva, lo attesta il risultato della cassa al 31 dicembre scorso, con 9 milioni di cassa. La pandemia ha acuito le difficoltà. Lo scenario è buono, ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione. Se si perdono gli equilibri si rischia di prendere decisioni sgradevoli con la possibilità di ridurre i servizi”.
Riguardo al progetto dell’ex Remer, il dirigente fa sapere che ad aprile sono stati incassati 1,1 milioni. Il piano di trasformazione previsto in zona Sentina vedrà sorgere tre palazzine, con il Comune che otterrà complessivamente 3 milioni.
Non rinuncia alla polemica politica Carmine Chiodi: “Lasciamo un patrimonio forte e potente a chi verrà, cosa che noi non abbiamo purtroppo trovato. Questa amministrazione ha svolto un lavoro certosino”.