SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Tensione alle stelle in commissione urbanistica, con il Ballarin ancora una volta al centro della scena.
La riunione era stata convocata per parlare del progetto del terzo braccio, illustrato dal dirigente del settore urbanistica Giorgio Giantomassi che ha ricordato come nel piano regolatore del porto promosso nel 2014 fossero previsti dei parcheggi nell’area.
“E’ un’indicazione del consiglio superiore dei lavori pubblici”, ha spiegato. “Nel caso in cui si faccia il braccio nord si chiede che ci sia un’accessibilità che regga l’impatto. Il Comune ha ricevuto un’indicazione, ma ha anche la possibilità di realizzare un’altra cosa. Bisogna dimostrare che un’altra soluzione possa reggere l’impatto”. L’intervento comunque, non sarebbe vincolante, in quanto “il piano del porto ha una sua sussistenza di parcheggi”.
Ecco allora la richiesta di Paolo Canducci, sposata da tutta la minoranza: visionare l’elaborato preliminare di Guido Canali e confrontarlo con il piano del porto. Appello caduto nel vuoto, in quanto considerato non inerente all’ordine del giorno.
Dai banchi della maggioranza ad alzare la voce è stato soprattutto Umberto Pasquali: “Chi ha preso i soldi dal Pnrr per il Ballarin non ha tenuto conto del piano del porto. Noi abbiamo fatto lo stesso, non abbiamo stravolto nulla, verde sportivo era e verde sportivo è rimasto, il resto sono chiacchiere. Non ci prendete per il naso. Se volete fare i furbi, io non ci sto”.
Gli animi si sono ulteriormente scaldati quando l’assessore Bruno Gabrielli ha evocato i gruppi di lavoro che si occuperanno della vicenda: “Quando ci saranno risultati li porteremo a conoscenza dei cittadini. E’ una questione organizzativa interna alla maggioranza”.
Parole respinte a muso duro da Giorgio De Vecchis: “Sarebbe opportuno promuovere la partecipazione, questa amministrazione mi sembra la casa dei segreti”.