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Ballarin, Marcozzi rinnova la fiducia al sindaco: “La nostra è un’ipotesi progettuale. Canali sarà trovare la giusta sintesi”

Il promotore del comitato si appella anche all'opposizione: "Chi ha firmato la lettera di impegno continui a dare un apporto costruttivo"
di Redazione
27 Agosto 2022 | 9:55

Fabrizio Marcozzi, il promotore del Comitato di Volontariato Cittadino propositore del Progetto “Ballarin-la Porta della Città, un Parco inclusivo sul Mare” torna a parlare rivolgendosi sia ai sostenitori del progetto che “ai tanti che nell’ultimo periodo stanno manifestando la loro contrarietà”. Marcozzi afferma di essere intenzionato a fare chiarezza su tutta la situazione, di estrema attualità in questi giorni.

“La nostra proposta di rigenerazione e riqualificazione dell’intera zona Ballarin, che comprende anche il vecchio stadio, nasce da alcune considerazioni di carattere urbanistico e sociale – afferma -. La nostra città è carente di spazi aggregativi, polifunzionali e inclusivi, soprattutto in quella zona a nord di San Benedetto denominata zona Ascolani che è diventata fortemente antropizzata con un’alta densità di residenti, dove è evidente a tutti che non siano stati rispettati gli standard
urbanistici. A peggiorare la situazione, i recenti cambi di destinazione d’uso a residenziale di diverse strutture come ad esempio due ex cinema teatro e tre strutture commerciali (vedi ex fabbrica del ghiaccio, ex Santarelli, ex deposito Marchegiani)”.

Marcozzi ricorda come i cittadini e le istituzioni siano stati invitati “a riflettere e rimettere in discussione quella che sembrava la soluzione più scontata, ovvero riproporre il vecchio e glorioso Stadio F.lli Ballarin, oggi per noi assolutamente anacronistico. Non abbiamo mai avuto la presunzione di avere in tasca l’unica soluzione possibile o la migliore in assoluto. Preventivamente, abbiamo verificato la fattibilità confrontandoci con gli organi di competenza e le istituzioni (Sovrintendenza, Demanio, amministrazione comunale e uffici tecnici di San Benedetto e Grottammare) per poi presentare e promuovere le nostre idee con più convinzione all’intera cittadinanza attraverso numerosi incontri con i comitati di quartiere, associazioni di categoria, dibattiti e assemblee in piazza”.

Dal comitato Marcozzi ricorda come siano stati coinvolti diversi progettisti e sia stata sviluppata un’ipotesi progettuale di massima. “Attraverso gli elaborati prodotti continua – abbiamo potuto dimostrare che con la modifica della viabilità
tutta spostata ad Ovest sarà possibile realizzare uno spazio parco unitario di circa 30.000 mq con un importante waterfront. Una vera ricucitura tra le parti frammentate e la parte più urbanizzata con il fronte mare. Inoltre la viabilità veicolare diventerebbe più lineare e fluida”.

Quindi arriva al punto ricordando cosa accaduto durante la campagna elettorale. “La nostra ipotesi, ma soprattutto le linee guida del progetto, sono state accolte favorevolmente da quattro candidati sindaci tra cui l’attuale sindaco che le ha
inserite nel suo programma di mandato. Ci tengo a sottolineare che la nostra è un’ipotesi progettuale, poco più di un progetto preliminare. Per evitare qualsiasi strumentalizzazione, da sempre abbiamo sostenuto con forza che un eventuale progetto definitivo ed esecutivo lo avrebbe dovuto sviluppare e realizzare l’amministrazione comunale che lo avrebbe recepito. Il sindaco Antonio Spazzafumo con la sua maggioranza ha legittimamente deciso e scelto di affidare il progetto definitivo all’architetto Guido Canali, un tecnico e un professionista di indiscutibile fama internazionale. Siamo convinti che Guido Canali saprà trovare una giusta sintesi progettuale, consegnerà alla nostra comunità un progetto di qualità e di alto profilo. Siamo altresì convinti che il sindaco, rispetterà l’impegno assunto con i cittadini, riconfermerà soprattutto le linee guida che ne determinano l’indirizzo e la destinazione d’uso. Auguriamo al sindaco, alla sua maggioranza e all’architetto Guido Canali di svolgere serenamente e senza troppe tensioni il loro compito”.

“Ci auguriamo inoltre – conclude Marcozzi – che anche le altre forze politiche che oggi siedono sui banchi dell’opposizione in consiglio comunale, anch’essi firmatari della lettera di impegno, continuino a dare il loro contributo costruttivo al fine di poter arrivare ad una definizione del progetto. Noi riconfermiamo la piena disponibilità per continuare ad essere collaborativi e costruttivi. Con orgoglio possiamo sostenere che nella storia sambenedettese nessuno è mai riuscito a
rendere così ampiamente condivisa e partecipata una iniziativa come la nostra. Crediamo di essere riusciti fino a questo momento a dare un significativo contributo di idee che hanno sempre avuto l’unico obiettivo di proporre una realistica riqualificazione e rigenerazione finalizzata ad una destinazione più coerente con i cambiamenti che sono avvenuti fino ad oggi e per uno sviluppo lungimirante della nostra amata cittadina costiera. Siamo convinti che l’intera zona del Ballarin tornerà ai cittadini del territorio, nessuno escluso. Che continuerà a raccontare la storia passata e quella del futuro delle nuove generazioni. Quel luogo ritornerà il più dinamico e vitale, Una porta nella città sempre aperta per ricevere e accogliere tutti, nessuno escluso”.

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