SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Un’amministrazione in ‘minoranza’, in tutti i sensi. Con soli undici consiglieri di maggioranza presenti e con un clima per tutto il tempo avverso, la giunta Spazzafumo ha dovuto fare i conti con i malumori diffusi legati al progetto di riqualificazione del Ballarin.
A criticare la condotta dell’amministrazione sono stati soprattutto gli ex componenti della stessa. “La politica ha abdicato al suo ruolo – ha attaccato Simone De Vecchis – non si può piacere a tutti, spesso le decisioni più significative sono le più contestate. Ma se scaturiscono da un percorso condiviso è più facile portarle a compimento. A Canali è stato detto ‘fai’, non gli è stato dato un indirizzo. Si sarebbe potuto portare avanti con la città un discorso sulla curva. Questi sono gli effetti dell’ansia da prestazione, non c’è una visione della città. Siamo di fronte ad una enorme presa in giro”.
Dello stesso tenore l’intervento dell’altro De Vecchis, Giorgio: “Canali è stato l’uovo di Colombo, un gesto di egotismo del sindaco. Come si fa a chiedere una mano alla minoranza se poi ci vengono negati gli atti? La città vi chiede di andare a casa, state facendo dei danni”.
Riferimenti all’archistar parmense sono giunti anche dall’ex sindaco Piunti: “Non può essere la foglia di fico per coprire le vostre inefficienze. Non ci avete mai coinvolto. Per ottenere qualche informazione abbiamo dovuto chiedere col cappello in mano che si facessero commissioni e consigli”.
