“Questo progetto non può essere fatto in maniera superficiale”. E’ duro l’attacco di Paolo Canducci all’amministrazione a proposito del futuro dell’area Ballarin. Un intervento in consiglio comunale nato dall’esigenza di ottenere chiarimenti dalla giunta sul progetto di riqualificazione che interesserà l’ex stadio della Sambenedettese.
Poco prima, l’assessore ai lavori pubblici Tonino Capriotti aveva confermato l’esistenza di un tesoretto di circa 3 milioni, figlio del finanziamento del governo di 2,4 milioni (fondi Pnrr) e della donazione di 450 mila euro della Fondazione Carisap.
I soldi che giungeranno da Roma, stando alla domanda effettuata dalla vecchia amministrazione, finiranno al recupero della curva sud (900 mila euro), alla realizzazione di un giardino della memoria a ovest (100 mila), all’abbattimento della curva nord (700 mila), alla riqualificazione del parcheggio nord (150 mila) e alla modifica della viabilità (150 mila).
“Inizialmente si era pensato di attivare un concorso di progettazione che non sarà possibile avviare a causa dei tempi stretti”, ha affermato Capriotti. “I lavori dovranno cominciare materialmente a settembre 2023. L’unica strada percorribile è quella di una progettazione a carico di uffici con l’ausilio di professionisti esterni. Come sempre dichiarato ci ispiriamo al progetto del comitato, ‘La porta della città’. Vogliamo un parco a servizio dei cittadini e del quartiere San Filippo Neri, un open space circondato dal verde. L’obiettivo è restituire uno spazio funzionale, utilizzabile da subito. Puntiamo alla rigenerazione della curva sud, in parte come gradinata. La stessa curva dovrà contenere spazi a servizio della città e delle associazioni. Una volta in mano il progetto coinvolgeremo il Comune di Grottammare. Siamo all’inizio di un percorso complesso”.
Un’illustrazione che, come detto, ha scatenato la reazione dell’esponente di minoranza. “Dovete spiegare se condividete l’idea di recuperare la curva sud come voleva la vecchia amministrazione, o se siete costretti a rigenerarla”, ha replicato Canducci. “Non posso credere che la progettazione sarà a carico del Comune. Gli uffici sono pieni di lavoro e voi stessi avete confessato che il tempo a disposizione è poco. Inoltre non capisco cosa si intende per affidamento esterno per la progettazione esecutiva. Portate avanti il progetto di chi è stato bocciato dalla città? Ci vuole serietà. In campagna elettorale avete preso degli impegni, anche se gli uffici fanno un po’ di resistenza dovete rispettarli. Questa è una grande occasione. Non si faccia un lavoretto pubblico in quello spazio, vi scongiuro”.
Rimane invece un grosso punto interrogativo per quanto concerne la viabilità. L’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli ha infatti confermato che ad oggi non si sa se il traffico sarà dirottato in via Marchegiani o via Morosini. “Al momento preferiamo soprassedere e aspettiamo che arrivino i dati sui flussi, lì si incrocia un flusso viario importante. Un intervento su via Morosini non potrà non tenere conto di uno studio, non si possono adottare scelte senza avere dei riferimenti obiettivi”.