SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Pronti via ed è subito scontro. In commissione lavori pubblici gli uffici del Municipio vietano riprese e fotografie della bozza di progetto preliminare di riqualificazione del Ballarin. Il motivo viene immediatamente comunicato: “E’ consentita la visione, non la diffusione e la divulgazione all’esterno essendoci elementi che verranno riprodotti nei progetti che andranno a gara e che non possono essere riprodotti prima del bando”.
Nell’idea di Guido Canali scomparirà la curva sud, che lascerà spazio ad un vasto padiglione contenente sale multifunzionali per attività sociali e un museo multimediale, dedicato alla storia di San Benedetto.
Sopra al padiglione si realizzerà un terrazzo con pergolato ed oleandri. La tribuna nord, invece, verrà demolita e rinverdita con il prato. Ed ancora, l’attuale parcheggio – sempre a nord – sarà sistemato con delle piantumazioni. Il parco sarà visibile, attraverso una recinzione trasparente. Sempre il parco verrà godrà di illuminazione autonoma grazie all’impianto fotovoltaico collocato sopra al terrazzo.
“Perché si presenta un elaborato diverso da quello di novembre?”, domanda Paolo Canducci. “E’ una svolta sorprendente, visto che allora quella presentata sembrava la soluzione definitiva”.
Il Comune, molto candidamente, ammette: “A Canali è stato dato incarico di progettare quello che nel finanziamento del Pnrr è consentito”. Tradotto: il restyling si ferma alle possibilità concesse dai 2,4 milioni di euro a disposizione.
Il disegno dell’archistar parmense si fermerà pertanto a metà campo e ciò significa che il resto andrà completato dall’ente. “Anziché farvi lo sconto, l’architetto ha dimezzato il progetto, lasciando l’altro 50 per cento agli uffici – accusa Giorgio De Vecchis – avremo una mezza incompiuta”.