SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “Questa vicenda si conclude in un giorno simbolico, che è il primo di aprile”. Paolo Canducci usa la metafora del ‘pesce d’aprile’ per commentare nel consiglio comunale aperto il caso Ballarin. “Il tutto è stato gestito in modo tragicomico. Avete cercato di mettere toppe ad un percorso iniziato male. Il sindaco dice che in occasioni così importanti maggioranza e minoranza debbano remare assieme. Io proposi fin dal principio di aprire un confronto con i consiglieri e la città. Se c’è questo clima teso è perché il percorso non è stato partecipato”.
Il capogruppo dei Verdi è un fiume in piena: “Per un anno di Ballarin non si è parlato mai, se non per iniziative condotte dall’opposizione. Oggi comprendo il perché. Voi siete divisi sul Ballarin. L’assessore Gabrielli anni fa era in testa ad un corteo che urlava di non demolire la storia. Non riuscendo a mettere assieme le diverse anime, vi siete affidati a Canali. Sindaco, la verità è che ci vuole la politica, non il civismo. Anche i civici ad un certo punto devono fare politica. Bisogna fare delle scelte, non delegare tutto ai tecnici. La sua amministrazione non ha svolto nemmeno un incontro col Comune di Grottammare. Lei aveva il compito più semplice. Gaspari comprò l’area, l’amministrazione Piunti intercettò i fondi, che potevano essere di più, ma sono comunque 3 milioni tra Pnrr e Fondazione Carisap. Doveva solo spenderli. Ci auguriamo che non vadano persi. Spero che facciate danni limitati alla durata del vostro mandato”.