ASCOLI PICENO. “La notizia dell’attività di team building in barca a vela è uno schiaffo nei confronti dei cittadini che non riescono a prenotare visite in tempi umani (quindi costretti a recarsi nel privato) e nei confronti degli operatori sanitari che ogni giorno portano avanti l’AST di Ascoli Piceno con enormi sacrifici” commenta così la notizia il segretario provinciale PD Francesco Ameli.
“Con la presa di distanza da parte della direttrice nei confronti dei suoi sottoposti , facendo finta di non sapere” accusa “è stato fatto peggio: è l’evidenza di come nella sanità picena si scarichi sugli anelli più deboli responsabilità che invece dovrebbero essere assunte dai più alti in grado.”
Dalla tecnica il segretario vira sulla politica “Non si può però non far finta di non sapere che i direttori delle AST sono stati nominati con una delibera della Giunta Acquaroli, il quale però insieme ai suoi assessori e consiglieri regionali del Piceno non ha più speso una parola sulla situazione disastrosa che il territorio vive. Non una parola” aggiunge “sulla riapertura della MURG a San Benedetto, sulla situazione della chirurgia, radiologia, cardiologia, neurologia.. la lista purtroppo è lunga!”
“La verità” sostiene il segretario dem “è che nella sanità picena ogni giorno emergono nuove criticità che mettono in evidenza l’incapacità di questa amministrazione nel garantire servizi essenziali e dignitosi ai cittadini a fronte di comportamenti eticamente discutibili: formazione in barche a vela, forze dell’ordine per dimettere i pazienti, taglio di acqua yogurt e banane.”
“Abbiamo una guida sanitaria debole, scaricata dai partiti di centrodestra i quali fanno finta di non sapere e non vedere. Ma i cittadini” prosegue l’esponente “hanno memoria e coscienza: per questo è convinzione di tutti che questi 4 anni di governo regionale siano stati fallimentari.”
Dalla critica alla proposta e l’esortazione “Adesso però è il momento di agire: per questo, ora che le linee guida per il regolamento delle conferenze di sindaci sono state approvate, non è più rinviabile la convocazione di quest’ultima da parte dell’AST per poter affrontare di petto le problematiche che il Piceno vive, una terra nella quale a causa del caos generato” conclude amaramente Ameli “è vietato ammalarsi.”