ASCOLI PICENO. Una tavola rotonda per affrontare le tante tematiche legate al potenziamento e allo sviluppo di un territorio che si sviluppa dal mare alle aree interne con il capoluogo di Ascoli a vestire i panni di motore trainante. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti oggi pomeriggio al teatro Filarmonici nel corso del convegno incentrato sul piano strategico di sviluppo del progetto ‘Ascoli città metromontana’.
“In una visione collettiva di territorio è necessario sviluppare un piano integrato dove mettere dentro ogni singola proposta che arrivi dai commercianti e dai comuni – spiega il sindaco Marco Fioravanti -. Tutto questo ci aiuterà a produrre un progetto collettivo. Di recente è stato attivato un protocollo con Tirana e faremo lo stesso con la Corea visto che ogni anno ci sono tanti musicisti che vengono a perfezionarsi nel nostro istituto musicale Spontini. L’investimento sul digitale funzionerà solo se tutti gli operatori commerciali e tutti noi saremo in grado di stare dentro ad un sistema integrato. In questo piano strategico lanciamo un progetto elaborato di accoglienza turistica. I commercianti hanno fatto un lavoro straordinario. Ecco quindi l’importanza di un centro commerciale naturale che possa poggiare sul potenziamento del digitale. Insieme possiamo migliorare l’esperienza dei visitatori in città donando un sorriso in grado di tramutarsi in valore economico”.
Nello sviluppo delle strategie un ruolo di vitale importanza sarà rivestito al Governo centrale. “Da quando ci siamo insediati, il Governo Meloni ha voluto subito guardare le differenze dei territori – sostiene l’onorevole Lucia Albano sottosegretario al Mef -, in una politica di coesione che vede Ascoli come motore trainante per tutto il territorio. Si è intervenuto anche per valorizzare l’immenso patrimonio immobiliare dello Stato che conta beni per 300 miliardi di euro, di cui 60 non in uso. Qui si è capito che lo student housing e le social housing sono alcune delle direttrici sulle quali poterci muovere”.
Presente per l’occasione anche il senatore Guido Castelli. “La ricostruzione dell’Appennino centrale non avrebbe senso senza una strategia di rilancio – spiega il commissario per la ricostruzione post sisma -. Dobbiamo ricostruire meglio di prima e affrontando le sfide moderne come la crisi demografica e quella climatica. Dalla crisi si esce con un’economia di scala e strategie ampie vedute. Il digitale è la grande chance per i territori isolati”.
Alla tavola rotonda hanno preso parte anche Gino Sabatini (Camera di Commercio), Luigi Contisciani (Bim Tronto), i rettori di Unicam e Unipvm e l’assessore al commercio Nico Stallone. “Questa visione può diventare strategica anche grazie al contributo della Camera di Commercio – aggiunge Sabatini -. Dobbiamo riuscire a connettere anche grazie alle infrastrutture. Possiamo vantare delle realtà industriali importanti e dobbiamo dare ai nostri imprenditori la possibilità di essere competitivi”. Per quanto riguarda le aree interne, invece, prosegue il contributo offerto dal Bim Tronto per consentire a chi vive nell’entroterra o nei piccoli borghi di avere gli stessi servizi dei centri cittadini più grandi. “Tutto il territorio deve parlare la stessa lingua – il commento di Contisciani -. Tra 15 anni avremo comuni montani sempre più spopolati. È oggi il momento giusto per darci obiettivi e mi riferisco a collegamenti, infrastrutture e servizi. Grazie alla telemedicina e ai servizi socio-sanitari di prossimità stiamo riuscendo a garantire le stesse prestazioni per chi vive nelle aree interne. Stiamo lavorando per ampliare ulteriormente tutto questo”.