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Ascoli, striscione choc al Liceo Orsini: “Antifascismo come mafia”

La scritta apparsa all’ingresso della scuola ha scatenato l’indignazione. Gli studenti e le organizzazioni sindacali: «Un atto vergognoso e terribile»
Pubblicato il 26 Febbraio 2025

ASCOLI PICENO.

Uno striscione con la scritta “L’antifascismo è come la mafia” è apparso questa mattina sui cancelli del Liceo Scientifico A. Orsini di Ascoli Piceno, scatenando polemiche e indignazione.



La Rete degli Studenti Medi Marche, insieme a Cgil Ascoli e Flc Cgil Ascoli, ha denunciato con fermezza l’accaduto: «Un atto vergognoso e terribile, il cui intento è chiaro: distorcere i valori storici dell’antifascismo, screditando chi ha avuto un ruolo cruciale nella lotta per la democrazia e la libertà».

Secondo le organizzazioni, si tratta di «un’ennesima provocazione volta a minare l’immagine e il significato dell’antifascismo, con l’intento di delegittimarlo e di plagiare le menti dei più giovani».

A ottant’anni dalla Liberazione, sottolineano, «è fondamentale ricordare chi ha combattuto duramente e coraggiosamente per porre fine agli orrori perpetrati dal regime nazifascista». Ribadiscono inoltre che «la Costituzione di questa nostra Italia sia antifascista, nonostante i tentativi del nostro Governo di ignorarlo».

La loro richiesta è chiara: «Pretendiamo che gesti come questi vengano condannati dalle istituzioni e che non si ripetano nuovamente. Siamo stanchi di continui tentativi di manipolazione ideologica».

Anche il segretario provinciale del Partito Democratico, Francesco Ameli, ha commentato duramente l’episodio: «Se non fosse il solito striscione notturno messo dalle solite persone, non l’avrei neanche considerato, perché nulla sono e nulla si meritano».

Ameli ha poi aggiunto: «È un’offesa grave alla memoria storica e ai valori della democrazia. L’antifascismo, simbolo di una lotta coraggiosa contro la dittatura e l’oppressione, ha unito il Paese in momenti critici, coinvolgendo liberali, repubblicani, socialisti, comunisti e cattolici. Associarlo alla mafia, fenomeno criminale basato su violenza, estorsioni e illegalità, equivale a falsare il significato di un impegno civile e politico che ha difeso la libertà e i diritti umani con sacrificio e coraggio».

L’esposizione dello striscione in un istituto scolastico rende il gesto ancora più grave, secondo Ameli: «In un contesto educativo, dove i giovani stanno formando il proprio senso critico e la loro identità civica, si rischia di instillare una visione distorta della realtà».

Il segretario provinciale del PD ha concluso sottolineando la necessità di un impegno attivo da parte delle istituzioni scolastiche: «Spero che l’istituzione scolastica si attivi con attività volte a ribadire il ruolo dell’antifascismo così come tutti coloro che hanno combattuto e combattono contro le mafie, come baluardo imprescindibile di una lotta per la giustizia e la libertà».