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Anffas Grottammare, la presidente risponde ai sindacati: “Censure inconsistenti, non ci sono starti spostamenti di sede ma avvicendamenti”

La presidente interviene dopo il secondo affondo di Cgil e Cisl
Pubblicato il 7 Aprile 2023

GROTTAMMARE. Non si ferma il botta e risposta tra i sindacati e la presidente dell’Anffas Gabriella Ceneri. Alla replica di Cgil e Cisl segue ora la risposta della presidente Anffas: “I sindacati della CGIL e CISL – afferma – reiterano con questo nuovo comunicato censure alle quali ho già risposto puntualmente, facendo emergere la loro inconsistenza. I turni del mese di aprile nelle Coser (case famiglia) perché solo di questi si tratta, sono del tutto rispondenti ai contratti di lavoro dei collaboratori, come verificato dal nostro consulente. Essi sono stati regolarmente prima presentati ai lavoratori, poi tempestivamente e formalmente comunicati (come mi risulta, attraverso la coordinatrice) quindi non è affatto vero quanto lamentato”.

Ceneri afferma inoltre che non ci sono stati spostamenti di sede “ma solo avvicendamenti temporanei che riguarderanno tutti, in vista della riunificazione delle Coser nella nuova tipologia RD3. Da notare che le Coser distano meno di 7 km l’una dall’altra. Anche in merito alla questione telecamere non vi sono novità, tali da giustificare questo nuovo intervento. Infatti non abbiamo avuto riscontro alla richiesta fatta alla CGIL di metterci a disposizione  eventuali accordi precedentemente intercorsi con la ONLUS, anni fa, dei quali non abbiamo rinvenuto in sede alcun documento o traccia scritta, quindi o esistono e crediamo come Fondazione di avere il diritto di esaminarli, oppure non esistono. Da parte nostra è evidente e legittima l’esigenza di preservare la sicurezza delle strutture ove vivono persone deboli delle quali ci prendiamo cura , quindi almeno per gli spazi esterni esse devono funzionare, visto che sono regolarmente autorizzate. La normativa prevede che i filmati possano essere visionati solo nel caso di verifiche di fatti criminosi. L’impianto e’ a circuito chiuso e nessuno potrà controllare tramite le telecamere l’operato dei dipendenti. Abbiamo anche fatto interloquire con i sindacati il tecnico sul punto, a chiarimento di ogni dubbio, nel corso dell’ultimo incontro con  le OOSS, in data 27 marzo 2023”.

“Le 2 sigle sindacali insistono nel chiedere il confronto, posso assicurare che da parte del CDA della Fondazione c’è tutto l’interesse ad entrare nel vivo delle questioni sollevate, ai fini della contrattazione integrativa aziendale, ma questo non può avvenire, ovviamente, se si continua a mandare comunicati stampa invece che sedersi ad un tavolo. C’è un documento che abbiamo messo a disposizione, quale proposta di contratto integrativo, sul quale, ad oggi, solo la UIL ha dimostrato di avere interesse a confrontarsi con la Fondazione, tanto che ha già mandato un contributo scritto e ha convocato i lavoratori in assemblea, nonchè nominato il nuovo RSA. Nessuna nomina è pervenuta da CGIL e CISL. La nostra iniziativa , secondo la prospettiva data nel comunicato avrebbe leso una competenza del sindacato, invece, secondo la nostra prospettiva,  ha solo supplito all’inattività di CGIL e CISL: infatti non ho letto in nessun manuale di diritto sindacale che la prerogativa di introdurre un confronto sulla contrattazione aziendale sia unicamente ed in via esclusiva del sindacato. Ciò detto ed indipendentemente da chi introduce la proposta, credo sia doveroso “corciarsi le maniche” e lavorarci su ed uscire da una contrapposizione sterile che non giova a nessuno, tantomeno ai lavoratori che si intende tutelare”.

E ancora: “Se veramente si ha l’intenzione di confrontarsi, è ora di dimostrarlo. Una volta terminata la predisposizione del bilancio consuntivo, sarà nostra cura convocare i sindacati per proseguire il percorso avviato in una decina di incontri ( più o meno) dal nostro insediamento – maggio 2022 – ad oggi. Ci dispiace infine che non ci sia da parte delle 2 sigle la considerazione della forma giuridica che ora gestisce i servizi per persone con disabilità , una Fondazione Ente del Terzo Settore senza scopo di lucro, a differenza del passato ove c’era una associazione di famiglie, costituita in una Onlus, sottoposta a meno controlli e adempimenti”.

Ceneri continua: “L’essere un Ente del Terzo Settore, infatti, impegna particolarmente il CDA, per gli atti di indirizzo di competenza e tutto il personale amministrativo , dal punto di vista operativo, nell’impostazione di organigrammi, di contabilità con centri di costo, di controllo dei processi decisionali di spesa e di investimenti, di percorso di avanzamento per gli accreditamenti e di aggiornamento delle autorizzazioni, oltre che nell’impostazione della nuova progettualità in applicazione dei principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Il tutto richiede molto tempo e lavoro e può capitare di dover procrastinare qualcosa in vista dell’adempimento di urgenze. Ci dispiace  infine che non si consideri che il lavorare per  un ente a marchio Anffas significhi mettere al centro la persona con disabilità e su questo c’è ancora molto da costruire, visto il tenore dei comunicati.  Concludo augurando una serena Santa Pasqua a tutti, con l’auspicio che i toni vengano abbassati e che si costruisca insieme un percorso proficuo. “La pace si costruisce ogni giorno, perché non è un prodotto industriale, è un prodotto artigianale», ha detto il Papa ai bambini qualche anno fa  «si costruisce ogni giorno con il nostro lavoro, con la nostra vita, la nostra vicinanza, il nostro volersi bene”.

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