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Amministrazione senza numero legale, l’opposizione in coro: “La maggioranza naviga a vista, Spazzafumo si dimetta”

Minoranza unita nell'attacco al sindaco: "Si renda conto dei suoi enormi limiti. Dia la possibilità alla città di tornare ad esprimersi nel più breve tempo possibile. Difficoltà al primo colpo di tosse"
Pubblicato il 20 Dicembre 2023

SAN BENEDETTO DEL TRONTO.  Un consiglio comunale durato appena quattro minuti. Molto meno della conferenza stampa indetta sul momento dall’opposizione, intenzionata a commentare il nuovo scivolone dell’amministrazione Spazzafumo.

“Non è una bella giornata per San Benedetto”, afferma a caldo Pasqualino Piunti. “L’amministrazione non riesce a garantire nemmeno il normale svolgimento. Non esultiamo e non strumentalizziamo questa situazione, ma chi di dovere dovrebbe prendere atto che questo scenario si protrae da troppo tempo. Serve una riflessione per il bene della città”.

Per Paolo Canducci “la maggioranza naviga a vista”, in quanto in palese difficoltà numerica: “Non c’è più un indirizzo politico. Il sindaco è costretto a gestire una maggioranza con appena un consigliere in più. Va in difficoltà al primo colpo di tosse e San Benedetto non se lo può permettere. Queste non sono le persone  adatte a dare un futuro al territorio. Spazzafumo si renda conto dei suoi enormi limiti, dia la possibilità alla città di tornare ad esprimersi nel più breve tempo possibile”.

Come detto, un film simile era andato in scena già nel dicembre di un anno fa e ad evidenziare la particolarità è Andrea Traini: “Speriamo che non diventi una tradizione. Manca la programmazione, che diventa ancora più complicata se devi governare con numeri così esigui”.

Duro il commento di Giorgio De Vecchis: “La città si aspetta un atto di dignità. Mi auguro che dopo quello che abbiamo visto negli ultimi giorni sulle cronache locali e nazionali ci si renda conto che è il caso di farsi da parte”. Sulla stessa lunghezza d’onda Luciana Barlocci, come lui ex esponente di maggioranza: “Non c’è più una risposta politica, visto che la maggioranza non partecipa nemmeno alle commissioni. E’ venuta meno la coesione, è evidente”.

Di “sindaco vassallo di Fioravanti” parla Annalisa Marchegiani, mentre Lorenzo Marinangeli e Emanuela Carboni fanno notare “il malcontento generalizzato” che si respira in città.

Stefano Muzi, dal canto suo, si appella al primo cittadino: “Mi pare che questa esperienza civica sia fallita. Chiedo al sindaco, che non è un politico, di prenderne atto. Un passo indietro lo rivaluterebbe”.

Infine, Aurora Bottiglieri torna sull’incontro di martedì all’Auditurium tenuto dalla direttrice dell’Ast Nicoletta Natalini: “Il sindaco non ha pronunciato una parola. Quella di oggi invece è l’ennesima dimostrazione che l’equilibrio di questo Comune è estremamente precario”.

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