SAN BENEDETTO DEL TRONTO. “L’ennesimo disastro ambientale che ha colpito il nostro Paese è frutto di una serie di concause che vedono in cima alla lista i cambiamenti climatici e il disastroso stato del territorio soggetto a continua urbanizzazione e cementificazione, molto spesso mal pianificata”. Ne è convinto Sisto Bruni, presidente della sezione locale di Legambiente.
“Noi ambientalisti da sempre denunciamo i rischi di un territorio maltrattato e laddove c’è stato un aumento di cementificazione e dunque di impermeabilizzazione del suolo, si accentuano fenomeni di allagamento e aumento di temperatura non solo nel periodo estivo. Purtroppo non solo i nostri avvertimenti restano inascoltati, ma anche gli studi e i report, presentati ogni anno dall’ISPRA sul consumo di suolo, vengono regolarmente ignorati. Vogliamo ricordare che il suolo è una risorsa indispensabile, non rinnovabile, fortemente minacciata dalle intense trasformazioni territoriali, anche dovute all’intervento umano, che stanno riducendo velocemente la superficie naturale e se a questo aggiungiamo il cambio di regime climatico con un alternarsi di siccità prolungate e precipitazioni estreme, il risultato, purtroppo, non può che essere quello, drammatico, al quale stiamo assistendo proprio in questi giorni. Ci appelliamo a tutti i sindaci del Piceno ed in particolar modo ai nuovi eletti nell’ultima consultazione elettorale di mettere al primo posto dei loro impegni la gestione e la cura del territorio di competenza. Si provveda fin da subito al monitoraggio degli argini sia dei grandi fiumi che dei piccoli torrenti, ma soprattutto si metta finalmente mano alla grande opera di rinaturalizzazione del territorio, mai come oggi così urgente ed indispensabile.
Il Presidente
Sisto Bruni